Da lunedì il Friuli Venezia Giulia sarà in zona rossa

L’arancione ha le ore contate in Friuli Venezia Giulia. L’ufficializzazione, come sempre, è attesa per venerdì, ma è ormai certo il passaggio della regione in rosso da...
Alessandra Salvatori
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L’arancione ha le ore contate in Friuli Venezia Giulia. L’ufficializzazione, come sempre, è attesa per venerdì, ma è ormai certo il passaggio della regione in rosso da lunedì 15 marzo e per almeno due settimane. La bozza del report del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità indica un rt a 1.39. La scorsa settimana era a 0.92. La percentuale di tamponi positivi sul totale dei test effettuati in regione è cresciuta dal 13,1 al 14,4%. I focolai attivi sul territorio sono cresciuti da 766 a 1.062, i nuovi focolai da 369 a 545. Se il tasso di occupazione dei posti letto covid in terapia intensiva scende dal 35 al 34%, cresce invece in maniera importante quello nelle aree mediche, dal 30 al 37%.

Anche il criterio che fa scattare in automatico il passaggio in zona rossa al superamento dei 250 casi ogni centomila abitanti condanna il Friuli Venezia Giulia. I dati di ieri parlano di 368 casi ogni 100mila abitanti negli ultimi 7 giorni a livello regionale. Nella provincia di Udine sono 524, a Gorizia 440, a Trieste 255 e nella provincia di Pordenone 143. Dunque il Friuli Venezia Giulia torna in zona rossa. L’ultimo giorno con restrizioni massime nel nostro territorio si era vissuto, per effetto del Decreto Natale, il 6 gennaio. In quel caso, però, si trattava di provvedimenti validi per l’intero territorio nazionale. Questo, invece, sarà il primo intervento mirato per il nostro territorio.

Al momeno, in base alle regole vigenti del Dpcm del 2 marzo, le restrizioni dovrebbero essere le seguenti: 

MOBILITA’: All’interno dell’area rossa è vietato ogni spostamento, sia nello stesso comune che verso comuni limitrofi (inclusi quelli dell’area gialla o arancione), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità (per esempio l’acquisto di beni necessari) o motivi di salute. Inoltre, non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso. Sono consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, non gli spostamenti quello verso le seconde case. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione per uscire, è obbligatorio restare a casa, per il bene di tutti.

ATTIVITÀ COMMERCIALI: Per ciò che concerne i ristoranti e le altre attività di ristorazione, (compresi bar, pasticcerie e gelaterie)  con la zona rossa è consentita la consegna a domicilio e la vendita da asporto, dalle 5 alle 22. Discorso differente per i negozi: in zona rossa chiudono le attività relative ai servizi alla persona (lavanderie, parrucchieri, barbieri e centri estetici). Restano aperti i supermercati, i negozi che vendono beni di prima necessità,  farmacie, parafarmacie e tabaccherie. L’accesso è limitato a un solo componente per famiglia. I mercati saranno possibili solo per la vendita di generi alimentari, prodotti agricoli e vivaistici.  

In caso di spostamenti giustificati, sarà possibile giustificarli mediante autodichiarazione da rilasciare alle forze dell’ordine o da compilare al momento stesso con i moduli forniti dal personale di polizia. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e l’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata.

Al momeno, in base alle regole vigenti del Dpcm del 2 marzo, le restrizioni dovrebbero essere le seguenti: 

MOBILITA’: All’interno dell’area rossa è vietato ogni spostamento, sia nello stesso comune che verso comuni limitrofi (inclusi quelli dell’area gialla o arancione), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità (per esempio l’acquisto di beni necessari) o motivi di salute. Inoltre, non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso. Sono consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, non gli spostamenti quello verso le seconde case. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione per uscire, è obbligatorio restare a casa, per il bene di tutti.

ATTIVITÀ COMMERCIALI: Per ciò che concerne i ristoranti e le altre attività di ristorazione, (compresi bar, pasticcerie e gelaterie)  con la zona rossa è consentita la consegna a domicilio e la vendita da asporto, dalle 5 alle 22. Discorso differente per i negozi: in zona rossa chiudono le attività relative ai servizi alla persona (lavanderie, parrucchieri, barbieri e centri estetici). Restano aperti i supermercati, i negozi che vendono beni di prima necessità,  farmacie, parafarmacie e tabaccherie. L’accesso è limitato a un solo componente per famiglia. I mercati saranno possibili solo per la vendita di generi alimentari, prodotti agricoli e vivaistici.  

In caso di spostamenti giustificati, sarà possibile giustificarli mediante autodichiarazione da rilasciare alle forze dell’ordine o da compilare al momento stesso con i moduli forniti dal personale di polizia. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e l’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata.

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