Scappa in Albania dopo aver commesso 66 furti: arrestato

In manette un 30enne che, senza aspettare la sentenza, era tornato nel suo Paese
Alberto Comisso
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Dopo aver commesso 66 furto tra Friuli e Veneto, era tornato nel suo Paese d’origine, l’Albania, senza aspettare il verdetto della sentenza.

Un 30enne albanese è stato arrestato dalla polizia di Pordenone. Doveva scontare una condanna definitiva a 7 anni e 7 mesi e per sottrarsi alla pena aveva deciso di fare ritorno nel suo Paese di origine, ma è stato rintracciato. 

E’ accusato di aver commesso, tra la fine del 2018 e il febbraio 2019, 66 furti tra Friuli Venezia Giulia e Veneto. Al termine di un’articolata indagine, coordinata dalla Procura di Pordenone e condotta dalla locale squadra mobile, è stato arrestato insieme ai suoi due complici. 

A novembre dello scorso anno la Cassazione, concludendo l’iter giudiziario, aveva dichiarato inammissibile il ricorso presentato dagli arrestati, confermando la sentenza della Corte d’Appello di Trieste. 

Tuttavia pochi giorni prima della pronuncia della Suprema Corte, il 30enne, intuendo l’esito, aveva lasciato l’Italia fuggendo in Albania per darsi, quindi, alla latitanza.  

Grazie ad un lavoro sinergico tra gli agenti della squadra mobile della Questura di Pordenone e il servizio per la collaborazione internazionale di polizia, l’uomo è stato localizzato nel suo Paese di origine, l’Albania, e quindi arrestato.  

E’ stato estradato in Italia e condotto in carcere a Viterbo dove sconterà la sua pena.

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