Fuggono con una grossa pietra dentro l’auto: scatta l’inseguimento

È terminata ieri la fuga di tre cittadini italiani di etnia Rom, tutti residenti nella città di Udine, autori di numerosi furti commessi tra Tarvisio e la Slovenia. Ieri pomeriggio, nel ...
Redazione

È terminata ieri la fuga di tre cittadini italiani di etnia Rom, tutti residenti a Udine, autori di numerosi furti commessi tra Tarvisio e la Slovenia. Ieri pomeriggio, infatti, nel corso dei consueti servizi di contrasto alla criminalità transfrontaliera, operati dalla Polizia di Stato in servizio presso il Settore Polizia di Frontiera di Tarvisio (con il supporto di operatori del Reparto Mobile di Padova), nella zona di Cave del Predil è stata intercettata un’auto sospetta con tre uomini a bordo; siamo a Tarvisio. Alla vista degli agenti l’autista ha accelerato bruscamente l’andatura, cercando di dileguarsi.

Gli operatori in servizio di pattugliamento nei pressi dell’adiacente lago di Raibl, si sono messi immediatamente all’inseguimento del mezzo notando che, contestualmente, dall’abitacolo del veicolo in fuga venivano gettati numerosi oggetti, poi recuperati e individuati come provento di quattro furti appena compiuti, di cui uno nell’area del lago, e tre nel confinante territorio sloveno.

L’inseguimento dell’auto è terminato alle porte dell’abitato di Tarvisio, grazie all’arrivo di una pattuglia della Polizia di Frontiera che, sbarrando la strada al mezzo in fuga, lo ha obbligato a fermare la corsa. Accompagnati negli uffici di Polizia, i tre sono perquisiti e identificati.

All’interno dell’autovettura, un Lancia Musa di colore grigio, sono stati rinvenuti oggetti atti allo scasso, una pietra di grosse dimensioni, verosimilmente impiegata per infrangere i finestrini delle auto, uno zaino di proprietà di alcuni turisti (che successivamente, nella serata di ieri) hanno formalizzato la denuncia per il danneggiamento e il furto subito, e numerosi frammenti di vetro (segno evidente delle effrazioni appena compiute).

Contestualmente è stata recuperata la refurtiva, consistente in alcuni zaini, smartphone, macchine fotografiche e circa 1000 euro in banconote. Il materiale rinvenuto è stato consegnato a 6 turisti tedeschi che si trovavano in vacanza, vittime dei furti appena commessi, a eccezione di alcuni beni non riconosciuti dai proprietari, che sono stati sottoposti a sequestro.

I tre malviventi sono stati quindi arrestati e potati nella Casa Circondariale di Udine.

Nella mattinata di oggi, dopo essere stati sottoposti al rito direttissimo, sono stati disposti gli arresti domiciliari.

Numerosissime erano state, nel corso della stagione estiva, le denunce per patiti furti compiuti all’interno di auto parcheggiate in zone turistiche del tarvisiano e, proprio per tale ragione, gli operatori della Polizia di Stato presso il Settore di Tarvisio, guidati dal Commissario Capo Giovanni Marruzzo, avevano attivato una mirata attività investigativa della locale Squadra di Polizia Giudiziaria, nonché specifici servizi preventivi. Soddisfazione per l’individuazione e l’arresto dei tre soggetti è stata espressa anche dal collaterale organo di Polizia slovena, con cui la Polizia italiana stava da tempo cooperando anche grazie all’apporto del Centro di Cooperazione di Thorl Maglern (Ufficio attraverso il quale viene garantita la continua e fattiva collaborazione tra le Polizie italiana, slovena, austriaca e tedesca) per stroncare il fenomeno criminoso che aveva interessato entrambi i Paesi.

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