Fvg: un ragazzo su 4 sta davanti alla tivù 2 ore al giorno. Accordo sulla salute/LEGGI

Strutturare e coordinare una serie di iniziative per promuovere la salute nelle scuole del Friuli Venezia Giulia, iniziando con i giovani un percorso finalizzato a correggere quelle abitudini, comport...
Redazione

Strutturare e coordinare una serie di iniziative per promuovere la salute nelle scuole del Friuli Venezia Giulia, iniziando con i giovani un percorso finalizzato a correggere quelle abitudini, comportamentali e alimentari, e quegli stili di vita che alla lunga posso avere serie ripercussioni sul benessere fisico e psicologico della persona.

Questo, in buona sostanza, il contenuto dell’Accordo sottoscritto nei giorni scorsi a Trieste dalla Regione – rappresentata dal vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi e dall’assessore regionale all’Istruzione Alessia Rosolen – con l’Ufficio scolastico regionale per il Fvg nella persona della dirigente Patrizia Pavatti.

Illustrando le finalità del documento, il vicegovernatore ha elencato una serie di dati, che “lungi da ogni allarmismo, contribuiscono a rappresentare il quadro di una situazione quantomeno meritevole di una certa attenzione”: solo il 10 per cento dei ragazzi della regione fa almeno un’ora di attività fisica nell’arco della giornata; un ragazzo su 4 sta davanti alla tivù 2 ore al giorno; il 16 per cento dei ragazzi non fa colazione alla mattina; l’11 per cento dei ragazzi tra gli 11 e i 15 anni fuma; il 20 per cento dei quindicenni ha già fatto uso di cannabis; un quindicenne su quattro beve alcolici almeno una volta a settimana; una percentuale tra il 20 e il 25 per cento degli undicenni maschi ha dichiarato di subire atti di bullismo. “Queste – ha spiegato Riccardi – sono situazioni che devono essere corrette arrivando direttamente ai ragazzi, in primo luogo nelle scuole attraverso gli insegnanti e mirando innanzitutto alla prevenzione, all’interno di una filosofia d’intervento fondata su un’alleanza tra le Istituzioni”.

Da parte sua l’assessore Rosolen ha ricordato come la Regione stia già operando sul tema con le modifiche applicate alla legge sull’istruzione che puntano al discorso della salute e del benessere dei ragazzi, oltre che con una serie di progetti formativi dedicati alle scuole e rivolti sia agli insegnanti sia agli alunni.

Allargando il campo a una platea più vasta e completa, Rosolen ha sottolineato che un importante contributo sarà dato con il bando rivolto alle associazioni familiari presenti all’interno delle scuole, riconoscendo in questo modo ai genitori un ruolo determinante nel guidare i ragazzi verso un corretto stile di vita. Rosolen ha evidenziato inoltre il Protocollo sulla sicurezza nelle scuole, “messo in atto pensando non solo la sicurezza delle strutture, ma puntando anche alla formazione, in particolare rivolgendosi a tutti colo che seguono i corsi professionali organizzati dalla Regione”.

Nel dettaglio, l’Accordo struttura un concetto più ampio di quello di educazione alla salute insegnata durante le lezioni, in quanto comprende: le politiche per una scuola sana, intese anche come ambiente fisico e sociale degli stessi istituti; i legami con gli altri soggetti (Servizi sanitari, Comuni e associazioni); la metodologia didattica, tesa a sviluppare una consapevolezza tra i giovani sul proprio stato di salute e sulle scelte da intraprendere e i comportamenti da adottare.

A sono 60 le scuole del Friuli Venezia Giulia ad aver sottoscritto la nota di adesione alla rete regionale di istituti che promuovono il benessere, impegnandosi a seguire la formazione, a definire un gruppo di lavoro e a elaborare il proprio profilo di salute.

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