Fvg verso la zona gialla? Ecco cosa cambierebbe: regole e misure

Trieste o il Friuli Venezia Giulia finiranno in zona gialla? Lo sapremo solamente nei prossimi giorni visto che sarà un tema al centro dei tavoli della Regione. Ma quali limiti sono previsti da...
Redazione

Trieste o l’intero Friuli Venezia Giulia finiranno in zona gialla? Lo sapremo solamente nei prossimi giorni. Regione Fvg e Prefetture, nel frattempo, si apprestano a contrastare la tendenza alla zona gialla con una serie di misure e ordinanze.

Ma quali limiti entrerebbero in vigore con un eventuale passaggio di colore? Le misure previste sono diverse e più moderate rispetto a quelle vissute a inizio 2021. Le possiamo apprendere da quanto verificato in Sicilia alla fine di questa estate. Non ci sarà il coprifuoco. La più importante modifica riguarderebbe l’obbligo della mascherina anche all’aperto, non più solamente al chiuso. Obbligo già previsto in caso di assembramenti o manifestazioni.

Rispetto alla zona bianca, non cambiano le funzioni del green pass: il certificato verde – per vaccinati, guariti o soggetti negativi a tamponi – consentirà ad esempio l’accesso a ristoranti e bar al chiuso, dove torna il limite di 4 persone al tavolo, a meno che non si tratti di conviventi.

Si potrà entrare e uscire dalla regione in zona gialla ed è possibile raggiungere le seconde case fuori regione a prescindere dal colore della zona di partenza e di arrivo.

Il green pass sarà indispensabile per l’accesso ad una serie di attività e servizi (piscine, palestre, centri termali, cinema, teatri, parchi a tema, congressi e fiere). 

Come stabilisce l’ultimo decreto covid, negli impianti di una regione in zona gialla “la capienza consentita non può essere superiore al 25% di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso. Qui punto per punto

Mascherine obbligatorie anche all’aperto

Le mascherine, che in zona bianca sono obbligatorie al chiuso, in gialla devono tassativamente essere indossate sempre anche all’aperto (sono esentati i bambini sotto i sei anni).

Capienza limitata per stadi, teatri, cinema e concerti

Per teatri, cinema, concerti, musei, stadi, ristoranti al chiuso a pranzo e cena, palestre, terme, parchi divertimento, sale gioco e concorsi pubblici valgono le stesse regole della zona bianca. Quindi serve sempre il Green pass (basta aver fatto da 15 giorni la prima dose). Quest’ultimo, come in zona bianca, è obbligatorio dal primo settembre anche per salire su treni intercity e ad alta velocità, navi (tranne che per lo stretto di Messina) e autobus a lunga percorrenza, oltre che sui voli aerei nazionali (per quelli all’estero già esisteva l’obbligo, ma il green pass in linea di massimo è valido solo se si è concluso da 14 giorni il ciclo vaccinale). Restano chiuse le discoteche, come in zona bianca (dove sono autorizzati i servizi di bar e ristorante, ma non è possibile ballare in pista)

Va registrata però una minore capienza per spettacoli all’aperto e impianti sportivi. In zona gialla la capienza consentita per gli spettacoli dal vivo non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata. Una percentuale che si dimezza al 25% per gli impianti sportivi. Ma in entrambi i casi c’è un (identico) limite fisso. Massimo 2.500 spettatori all’aperto e 1.000 al chiuso. Significa che in zona bianca in uno stadio da 60mila persone ne possono entrare 30mila. In zona gialla solo 2.500.

Spostamenti liberi e ristoranti aperti

Sia in zona bianca che gialla non ci sono limitazioni agli spostamenti tra le regioni – non serve il green pass, dunque – ed è possibile raggiungere sempre perciò le seconde case. Non ci sono limiti orari alla circolazione, dunque nessun coprifuoco, che è stato eliminato lo scorso 21 giugno in zona gialla e che ha segnato duramente i mesi di lockdown. Anche i ristoranti restano aperti sia al all’interno (con il pass) che all’aperto (anche senza).

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