Game over, il Cantera chiude dopo 25 anni. La lettera di addio

La lettera di addio Dopo 25 anni il Cantera cessa la propria attività. E chiudono anche il “neo nato” Castigo ed i ristoranti del gruppo. Con la morte nel cuore.Ci scusiamo per...
Redazione

“Game over”. I rumor sono stati confermati. Dopo 25 anni il Cantera di Sistiana chiuderà i battenti. A confermarlo è stato l’imprenditore Sergio Fari che, con una lunga nota su Facebook, ha ufficializzato la cessazione della celebre discoteca, ritrovo estivo immancabile per i giovani alla ricerca di musica, mare e divertimento. Insieme al Cantera chiuderanno anche il neonato Castigo e i ristoranti del gruppo. Ancora incerto il futuro del chiosco bar della Caravella.

Tre le questioni alla base della scelta che, come spiegato da Fari, non sono affatto di natura economica. In primis “la gestione dell’emergenza Covid con le prospettive post pandemiche, la Repubblica Tecnocratica italiana, e l’atteggiamento di parte della comunità del Comune di Duino Aurisina e di perte delle Istituzioni locali”

Nella lunga lettera, non mancano alcuni riferimenti e accuse nei confronti di chi ha ostacolato il progetto d’impresa e il futuro dell’area di balneazione. 

La lettera

Dopo 25 anni il Cantera cessa la propria attività. E chiudono anche il “neo nato” Castigo ed i ristoranti del gruppo. Con la morte nel cuore.
Ci scusiamo per il ritardo nel pubblicare il presente comunicato, ma dopo la sofferta decisione, siamo stati travolti dalle inevitabili “conseguenze”.
Molti di voi l’avranno appreso dalla stampa locale, ma forse altrettanti non hanno ancora ricevuto “la notizia”!
E’ quasi impossibile trasmettere lo stato d’animo di chi scrive, degli altri componenti della Direzione e di tutto lo staff (anzi ahimé ex staff) che ci hanno accompagnato in questa meravigliosa “avventura”.
L’attività di balneazione ed il chiosco bar della Caravella, verranno definite quando saranno note in via ufficiale le linee guida anti Covid.
Se le giudicheremo “demenziali”, insensate e discriminatorie, non apriremo nemmeno le attività residue in forma pubblica e valuteremo come garantire la fruizione balneare in forma privata (circolo) ed essendo forzatamente limitati, partiremo dai nostri affezionati clienti e dalle vittime sacrificali di questa scellerata gestione pandemica: i giovani (essere il paese con il maggior numero di lutti in proporzione agli abitanti al mondo e l’economia occidentale più devastata non sono certo “ottimi risultati” né motivo di gratitudine e plauso nei confronti di chi, in teoria, ci guida…ma ne parleremo).
A breve forniremo indicazioni più dettagliate.
Avremo modo, per chi sarà interessato, di fornire le motivazioni, che non si limitano al problema Covid, che hanno portato a questa sofferta decisione.
In questo momento ci limitiamo ad un paio di precisazioni e ad anticipare “i temi” dei motivi che hanno informato la dolorosa decisione e per il resto lasciamo il giusto spazio ai i doverosi ringraziamenti e ai saluti di congedo.
Premettiamo, alla base della decisione non ci sono motivi di carattere economico-finanziario: la Società godeva e gode di ottima salute.
Iene, sciacalli e avvoltoi sono avvisati: nessun banchetto in vista!
Detto ciò, le motivazioni che hanno portato alla scelta di chiudere le attività del Cantera, del Castigo, dei ristoranti e di Castelreggio, è dovuta a una questione di vaso e di gocce…in particolare quella fatidica che lo fa traboccare (anche se nel nostro caso, più che di vaso dovremmo parlare di “cisterna”).
Una goccia anomala, che ha un nome e un cognome.
E chiariamo subito, la goccia non ha tenuto alcun comportamento formalmente scorretto, né tantomeno penalmente o civilmente rilevante, anzi, solo azioni trasparenti, assolutamente legittime e formalmente impeccabili.
Non altrettanto è stato il risultato.
Non è, però, giusto caricare la goccia di colpe che non ha, perché il vaso, anzi, la cisterna, ne tiene tante di gocce e quella è stata solo l’ultima…ma ci arriveremo.
Di cosa parliamo? Tre “questioni”:
la gestione dell’emergenza Covid e le prospettive post pandemiche
la Repubblica Tecnocratica italiana,
l’atteggiamento di PARTE della comunità del Comune di Duino Aurisina e di PARTE delle Istituzioni locali (l’ultima goccia è “sgorgata” da questo “rubinetto”)
Nelle “prossime puntate” forniremo delucidazioni, aneddoti, esempi e considerazioni, per chi è curioso o interessato a capire il perché un’azienda come la nostra, che ha sempre operato nell’ottica della fruizione Pubblica, dell’integrazione fra offerta turistica e fruizione locale, dello sviluppo sostenibile e dall’alto tasso di occupazione di personale, decida dopo 25 anni di abbandonare tutto quello per cui ha lottato (non troviamo termine più idoneo). Per 25 anni.
Ciò detto, con malinconia ma anche con ferma serenità, passiamo ai saluti.
Il primo pensiero e ringraziamento, con le lacrime agli occhi, é rivolto a coloro ai quali non potremo più offrire un posto di lavoro (cuochi, camerieri, barman, cassieri, steward, ballerini, musicisti, performer, dj, driver, addetti alla sicurezza, guardiani, manutentori, addetti alle pulizie, alla cura del verde). Da loro abbiamo ricevuto solo testimonianze di vicinanza, stima ed affetto. Giganti della dignità e persone speciali. Loro che più di tutti pagano direttamente il prezzo di questa sofferta decisione e di ciò che è diventata l’Italia.
Siete da ammirare e invece venite trattati come cittadini di serie B da uno Stato che non vi merita!
E a tal proposito, lasciateci citare Roberto Benigni nel commentare la Costituzione italiana in occasione di uno spettacolo natalizio di qualche anno fa:
“Se non c’é il lavoro, crolla tutto: la Repubblica e la democrazia, che sono il corpo e l’anima delle nostre istituzioni. Ogni legge che va contro il lavoro è un sacrilegio, quando non c’è lavoro perdiamo tutti, perché quando lavoriamo modifichiamo noi stessi, è quella la grandezza del lavoro. Nella busta paga troviamo noi stessi: quella paga non è avere, è essere”.
Chissà se Benigni è ancora della stessa idea, o se anche lui non pieghi i principi ed i precetti della “Costituzione più bella del mondo” alle proprie paure, come stiamo facendo noi, cosa raccapricciante, fondate o meno che esse siano.
Per intenderci, noi passeremo dal dare lavoro a 150 persone a darne ad appena 15.
Ed in un momento come questo dove ben altri diritti sono “sospesi”, c’è pure chi “osa” parlare di “diritto alla balneazione”! Cioè, davvero in un momento come questo, il pensiero più “angosciante” è “dove vado al bagno”? Allora ci meritiamo anche di peggio rispetto a ciò che stiamo vivendo!
E comunque no, sig. consigliere regionale Gabrovec (si, la frase l’ha detta “un uomo delle Istituzioni” in una dichiarazione rilasciata al giornale “Il Piccolo” il 18/04 se non andiamo errando), non esiste “il diritto alla balneazione” (o se esiste, per cortesia ci indichi il testo di legge che lo prevede)! Esistono invece il diritto di proprietà (e ne parleremo approfonditamente!) e quelli fondamentali al lavoro, alla libera circolazione, allo studio ed altri che stiamo calpestando cedendo alla paura, salvo poi, grazie a Dio, venir ristabiliti a colpi di sentenze, dagli organi della Magistratura, che sembra essere l’ultimo baluardo dello Stato di Diritto rimasto! Sperando duri.
Il secondo sentito ringraziamento e pensiero è rivolto alle migliaia di persone che in questi anni ci hanno regalato la cosa più preziosa che hanno: il loro tempo libero. Speriamo di esser stati, in mezzo a mille difficoltà, all’altezza delle Vostre aspettative e di aver contribuito a farvi passare momenti di spensieratezza, allegria e socialità. In una parola di VITA…QUELLA VERA!
Grazie, siete il motivo per cui abbiamo “resistito” 25 anni.
E pur sapendo che a “far notizia” é la chiusura del Cantera (e ne siamo onorati e commossi), quando parliamo delle attività da noi gestite in Baia, il nostro pensiero corre anche ai migliaia di voi che hanno goduto delle altre iniziative: i fuochi d’artificio di ferragosto (organizzati e pagati integralmente da noi da anni), gli spettacoli di quella meravigliosa festa che stava diventando il “Carnevale estivo della Caravella”, l’animazione per i bambini ogni sabato e ogni domenica pomeriggio, gli spettacoli totalmente gratuiti del Castigo ogni mercoledì, venerdì, sabato e domenica e molto altro che non ci dilunghiamo ad elencare. In poche parole, abbiamo tentato di soddisfare i gusti e le esigenze di un pubblico più ampio ed eterogeneo possibile, sia per “desideri” musicali, che per propensione alla spesa, che per fascia di età (ed il programma del Cantera non faceva eccezione).
Non vi diciamo neanche cosa avevamo in programma per questa stagione, perché ci viene un nodo alla gola e la bile agli occhi! Il Governo, come si apprende in queste ore, ce l’ avrebbe forse impedito o limitato, ma avremmo resistito e lottato con tutti gli strumenti che la legge ci avrebbe messo a disposizione. Come abbiamo sempre fatto. Così non sarà né quest’anno né in futuro e ne siamo affranti…credeteci.
E per ultimi, ma non certo per importanza, vogliamo rivolgere un particolare ringraziamento al Sindaco di Duino Aurisina Daniela Pallotta, alla Giunta da lei guidata e alle Forze dell’Ordine, nostri angeli custodi.
Per quello che diremo nelle “prossime puntate”, chiunque tenti di gettare addosso al Sindaco o all’operato delle Forze dell’Ordine, la responsabilità di quanto accaduto sarà in malafede.
Il Sindaco Pallotta e l’Assessore al Turismo Romita, nostri interlocutori “naturali”, ci sono sempre stati vicini e si sono sempre prodigati, nei limiti del consentito, per agevolare il lavoro dell’azienda condividendone le finalità turistiche e di fruizione Pubblica. Purtroppo ciò non è bastato e non certo per loro colpa, visto che “la libertà d’azione” degli amministratori locali è, tutto sommato, limitata.
In particolare con “l’affaire” Bob Sinclar (dove si è creato un caso per nulla…c’era più gente il sabato prima e quello successivo, ma era prevedibile, vista la fama “main stream” dell’artista e non ce ne lamentiamo, ma ci sono parecchie cose da dire e lo faremo), il Sindaco, coinvolto nella bagarre mediatica con fini strumentali, non ha esitato un secondo a sostenerci, con rigore e determinazione così come ha fatto la Polizia Amministrativa della Questura di Trieste, sotto la guida della dott.ssa Colasanto. E’ stato un momento difficilissimo, ci siamo sentiti sotto attacco, ma difesi e protetti dalle Istituzioni. Due Donne con la D maiuscola…in un paese che deve percorrere ancora parecchia strada sul tema delle pari opportunità, che sia di buon auspicio.
Ed altrettanto, per 25 anni, hanno fatto gli agenti del Commissariato di Sistiana ed i militari dell’Arma dei Carabinieri di Duino e Aurisina, sempre presenti quando necessario; grazie a loro la Baia era (e ne siamo convinti, rimarrà) un luogo sicuro, dove fenomeni indesiderati ed indesiderabili sono rimasti contenuti nei limiti “fisiologici”. Rigorosi ma equilibrati e disponibili. Grazie infinite.
CIAO A TUTTI!
S.r.s. S.r.l.
Il Presidente
Sergio Fari

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