Gdf Udine: rincari dei prezzi del 300%. Controlli a tappeto su contributi Covid

Le Fiamme Gialle del Capoluogo Friulano porranno adesso al massima attenzione alle infiltrazioni mafiose o di organizzazioni criminali con "abbondanza di liquidi" pronti a rilevare "per poco" aziende ...
Paola Treppo

Nel corso dell’anno 2019 la Guardia di Finanza di Udine ha eseguito 633 interventi ispettivi e 561 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale. Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio nazionale su cui si sta concentrando l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi.

Reati fiscali

Un’azione che, nel corso del 2019, si è concretizzata nell’esecuzione di 633 interventi ispettivi e di 92 indagini delegate dalla magistratura, che hanno permesso di riscontrare 99 reati fiscali (principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false, all’occultamento delle scritture contabili e all’omessa dichiarazione) e di denunciare 86 soggetti, di cui 1 tratto in arresto. Il valore dei beni sequestrati nella passata annualità per reati in materia di imposte dirette e IVA è di 3.209.908,00 di euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio delle competenti Autorità Giudiziarie ammontano a 99.824.640,00 di euro.

Evasione fiscale internazionale

I casi di evasione fiscale internazionale scoperti, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte ed estero-vestizioni della residenza fiscale, sono 3.

Frodi carosello

Particolare attenzione è stata rivolta anche alle frodi carosello: sono 14 i casi scoperti di società “cartiere” o “fantasma” utilizzate per evadere l’I.V.A.. Non meno significativo è l’impegno del Corpo nel contrasto all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 195 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente 13.696.138 di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 95 datori di lavoro per aver impiegato 341 lavoratori in “nero” o irregolari.

Accise

Ammontano, invece, a 49 gli interventi svolti nel settore delle accise, al fine di contrastare la filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte sul territorio nazionale mediante servizi di prevenzione nelle rotabili maggiormente interessate dai traffici illeciti, nonché, nei casi più gravi, attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali, anche di carattere transnazionale, operanti nel settore che hanno consentito di trarre in arresto complessivamente 20 persone.

Prodotti energetici

Complessivamente, sono stati sequestrati 122.681 chilogrammi di prodotti energetici, cui si aggiunge un consumato in frode di oltre 28.000 chilogrammi.

La Guardia di Finanza ha dedicato, nel corso del 2019, 10 Piani operativi al contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e a quelle condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.

Si tratta di un settore strategico per il Paese, in quanto il corretto impiego dei fondi pubblici sostiene il tessuto economico nazionale, consente di affrontare le condizioni di disagio in cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a contenere l’esborso complessivo dello Stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo della qualità della spesa, permettendo che essa possa conseguire gli obiettivi cui tende: benessere, crescita e sviluppo.

Appalti agli incentivi alle imprese

109 sono gli interventi complessivamente svolti, nel 2019, a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 22 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 33 deleghe svolte con la Corte dei conti.

Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a 35.501 di euro, mentre si attestano su circa 10.220.672 quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di soggetti denunciati complessivamente pari a 20.

Sono attività, quelle appena sintetizzate, che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per 5.806.680 di euro, a carico di 21 soggetti, nonché eseguiti sequestri per 376.000 di euro.

Nell’ambito dei Piani operativi finalizzati alla tutela della regolarità della spesa previdenziale e sanitaria, i Reparti hanno portato a termine, in totale, 16 interventi, segnalando all’Autorità giudiziaria 14 persone, di cui 9 tratte in arresto.

Le frodi scoperte hanno raggiunto l’ammontare di oltre 10.177.323 di euro, con sequestri, a carico dei responsabili, di valori e disponibilità per 10.929.557 di euro. Passando, più in generale, al settore della tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione, sono state denunciate 7 persone per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione.

Le determinazioni dell’Autorità Giudiziaria che ha accolto le proposte di misure cautelari reali avanzate dai Reparti costituiscono, infatti, la concreta misura della possibilità per lo Stato di vedere ristorati i danni causati dai fenomeni di illegalità, frode, malaffare e cattiva gestione.

La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” nella delicata fase post emergenza.

Le attività investigative sono orientate verso contesti che, sulla base di una preventiva analisi delle fenomenologie illecite presenti nelle singole realtà territoriali, risultino connotati da concreti ed immediati profili di rischio, focalizzando l’attenzione sulla conclusione di negozi giuridici da parte di soggetti apparentemente privi di adeguate capacità finanziarie, su settori di particolare rilevanza strategica, nonché connessi con la gestione dell’emergenza sanitaria.

Accertamenti patrimoniali

In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia, anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”, ed il monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento, includendo la c.d. “area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non organici alle consorterie, si propongono quali facilitatori della penetrazione criminale nel tessuto socio/economico.

Riciclaggio dei capitali illeciti 

L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario sano del Paese, nonché per intercettare possibili pratiche di finanziamento del terrorismo, si è fondata e continuerà sempre più a basarsi in futuro, sul piano repressivo, nell’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria e sul piano preventivo, nell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi della normativa antiriciclaggio.

È stata, tra l’altro, conferita priorità all’analisi di quei contesti legati alla fase emergenziale e post emergenziale, in relazione alla possibile connessione con tentativi di infiltrazione della criminalità nel sistema economico, alle pratiche speculative sui prezzi dei dispositivi medici di protezione individuale o alle procedure di approvvigionamento di materiale medico, nonché, in prospettiva, con l’utilizzazione delle provvidenze che saranno poste a disposizione di cittadini e imprese per superare la contingente crisi economica.

Altra importante direttrice, anche in prospettiva futura, dell’azione della Guardia di Finanza per il contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo è rappresentata dalla massima valorizzazione delle informazioni acquisite nel corso del controllo economico del territorio. In tale ambito assume grande rilievo, in particolare, il monitoraggio dei movimenti transfrontalieri di valuta che può offrire utili spunti investigativi per l’avvio di più penetranti approfondimenti.

Sempre allo scopo di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di reprimere i reati fallimentari, societari e bancari, nonché i fenomeni usurari e di abusivismo bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di soluzioni d’investimento non sicure.

Sono stati eseguiti 303 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 16 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 26 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, dei quali 4 sono stati tratti in arresto. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato a 12.801.387 di euro, mentre sono stati effettuati sequestri su ordine della magistratura per oltre 1.139.510 di euro.

Reati fallimentari 

Sono stati, poi, eseguiti ai confini terrestri e marittimi 81 controlli volti a verificare il rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta da parte dei soggetti in entrata e/o in uscita dal territorio nazionale, con scoperta di illecite movimentazioni per oltre 435.332 euro e accertamento di 12 violazioni. Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono state accertate distrazioni patrimoniali per un totale di 9.731.458 euro.

Tra le attività del Corpo svolte nel 2019 a tutela del mercato dei beni e dei servizi si pongono quelle – convergenti su 3 Piani operativi – a contrasto dei fenomeni di contraffazione di marchi registrati, usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti, nonché delle violazioni alla normativa sul diritto d’autore.

In tali ambiti, i Reparti operativi hanno effettuato 370 interventi e dato esecuzione a più di 25 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro 49.821 di prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri nonché ingenti quantitativi di prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere.

Sostanze stupefacenti

Nell’ambito del contrasto ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti, nel corso del 2019 la Guardia di Finanza ha proceduto al sequestro, complessivamente, di oltre 32.555 grammi di sostanze stupefacenti di cui 29.773 grammi di hashish e marijuana, 1.274 grammi di Guardia di Finanza Comando Provinciale Udine Comando Provinciale Guardia di Finanza Via Giusti,29 – 33100 Udine  0432-682801 5 cocaina e 1.508 grammi di altre droghe, nonché 1 mezzi utilizzati per i traffici illeciti della specie, arrestando 16 narcotrafficanti.

Sagf

Prosegue incessante la quotidiana azione di soccorso della componente specialista della Guardia di Finanza, impegnata nelle principali e più complesse operazioni di salvaguardia della vita umana in ogni ambiente e contesto. In tale ambito, nel 2019, gli interventi effettuati dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.), che si compone di militari altamente specializzati in grado di operare in ambiente montano, ipogeo, impervio e non antropizzato, e di unità cinofile da soccorso, costantemente supportato dal comparto aereo del Corpo, a garanzia della tempestività degli interventi, sono stati 99 ed hanno permesso di portare in salvo 108 persone.

Anti Terrorismo Pronto Impiego

L’impegno concorsuale del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica è stato confermato, altresì, nell’ambito delle recenti direttive emanate dal Ministero dell’Interno per la gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare rilevanza, cui il Corpo partecipa con l’impiego dei militari specializzati Anti Terrorismo Pronto Impiego “AT-P.I.”.

Nel 2019, la Guardia di Finanza ha impiegato complessive 545 giornate/persona in servizi di ordine pubblico in occasione di manifestazioni, eventi sportivi, consessi internazionali e altri eventi. A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al Codice degli appalti.

Covid19

Circa 8.000 i controlli svolti dalla Guardia di Finanza a partire dallo scorso mese di marzo per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19: 280 i soggetti, a vario titolo, denunciati o verbalizzati per violazioni commesse nel periodo dell’emergenza. Incessantemente è continuata la collaborazione istituzionale con le Autorità Prefettizie, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale, attraverso l’esecuzione di 130 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferite alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, nel medesimo arco temporale, le attività sono state svolte, in linea con l’evoluzione del contesto esterno, riservando prioritaria attenzione alle condotte più marcatamente illegali e fraudolente. L’impegno profuso in tale comparto operativo, si è, in particolare, concretizzato nell’individuazione di operazioni di riciclaggio per un importo complessivo di 9.279.948 di euro e con il sequestro di beni per un valore di 1.034.153 euro a seguito di 5 interventi per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio.

La crisi sanitaria connessa al Covid-19 vede la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.

Nei primi mesi del 2020, per i reati di contraffazione e frode in commercio nonché per violazioni alle norme in tema di sicurezza prodotti, sono stati denunciati 13 soggetti per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione, constatate sanzioni amministrative in 4 casi e sottoposti a sequestro oltre 420.000 di mascherine e dispositivi di protezione individuale, oltre 34.000 mascherine sono destinati a strutture della Protezione Civile. Sono state sviluppate, poi, attività a contrasto di pratiche anticoncorrenziali e di manovre speculative commesse approfittando dell’aumento della richiesta di taluni beni.

In questo ambito, sono stati approfonditi elementi sintomatici di condotte distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi, con indagini finalizzate a risalire sistematicamente la filiera commerciale, fino alle strutture e ai soggetti del processo produttivo/distributivo dai quali hanno tratto origine le speculazioni.

In tale ambito, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria 5 soggetti per il reato di manovre speculative su merci ed è stato sequestrato oltre 22.000 di beni, alcuni dei quali commercializzati al pubblico con ricarichi sino al 300% rispetto al prezzo di acquisto. Nel complesso, durante l’emergenza epidemiologia da COVID-19, che ha interessato l’intero territorio nazionale, la Guardia di Finanza, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di contenimento del contagio, attraverso l’impiego giornaliero di circa 50 militari.

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