Gianpiero in partenza per Francia e Stati Uniti d’America

Due ospedali amerigani hanno accettato di visitare il militare affetto da sarcoma
Redazione

Dopo la doccia fredda del responso negativo del Columbia University Medical Center, Gianpiero e la sua famiglia non si erano arresi. E avevano deciso di continuare a sperare di poter trovare una soluzione per combattere il sarcoma che, dal 2014, ha colpito il 37enne sergente maggiore dell’Esercito in servizio ai Lancieri di Novara.

Proprio la moglie Barbara aveva chiesto aiuto e, nell’arco di pochi giorni, una vera gara di solidarietà aveva permesso di superare la quota di 600mila euro, necessaria per un’innovativa cura sperimentale, grazie al contributo di moltissime persone, toccate dalla storia della famiglia. “Abbiamo un appuntamento per una video chiamata con il dottor Kato”, spiega Barbara.

“Inoltre, siamo stati contattati da una clinica francese per una visita. Infine, due ospedali americani ci ganno dato l’ok. Siamo molto presi nel preparare tutti i documenti necessari (e non sono pochi)…”. “Ringrazio ancora chi ci ha aiutato e chi ancora continua a farlo in vari modi, così da poterci permettere cure e spostamenti all’estero… A presto!”.

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