Nessuna novità se non la sostituzione di due assessori già usciti o comunque in uscita. La giunta Fedriga bis, presentata oggi a Trieste dal solo presidente e senza i diretti interessati, è nel segno della continuità e non prevede stravolgimenti.
Confermate le voci subito dopo la vittoria schiacciante e anche lo schema 3 assessori a testa per i 3 partiti più votati, Lega, Fratelli d’Italia e Lista Fedriga, e uno per Forza Italia. Otto decimi della giunta resta invariato così come le deleghe, le novità sono tutte nel partito della Meloni con gli innesti di Mario Anzil che avrà cultura e sport eredità di Tiziana Gibelli e, soprattutto, la vicepresidenza, mentre Cristina Amirante avrà le infrastrutture in dono da Graziano Pizzimenti eletto a Roma.
Fedriga ha spiegato che il risultato elettorale è dato da un lavoro di squadra e non da una persona e per questo era giusto proseguire nel solco della continuità. Per quanto riguarda il Consiglio regionale, invece, si va verso la scelta di Mauro Bordin della Lega per la presidenza e per la vicepresidenza Stefano Mazzolini per la lista Fedriga mentre per le opposizioni Francesco Russo. Sul fronte della commissioni Fratelli d’Italia e Lista Fedriga avranno due presidenze mentre le altre due saranno assegnate a Forza Italia e Lega.
Nell’agenda la prima riunione del nuovo esecutivo è convocata per il 28 aprile mentre il consiglio regionale si riunirà per il giuramento degli eletti due giorni prima, il 26 aprile, quando prenderà avvio la tredicesima legislatura. Il 2 maggio in aula ci sarà il discorso programmatico di Fedriga. Sul fronte delle dimissioni dei consiglieri nominati assessori il governatore a differenza di cinque anni fa ha sottolineato che è una scelta lasciata al singolo.