Gradisca, urge diaframmatura degli argini sull’Isonzo

L'opera richiesta già un anno fa alla Regione dal Comune: "Se la prossima piena sarà appena superiore all'ultima, la città rischia di andare sott'acqua se non si svolge l'intervento".
Matteo Femia
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“La Regione realizzi le opere di diaframmatura dell’Isonzo come da noi richiesto un anno fa, o il rischio è che Gradisca vada sott’acqua con una piena importante”. A lanciare l’allarme è l’amministrazione comunale.

Le ultime due piene dei giorni scorsi si sono concluse senza conseguenze negative, ma nel secondo episodio l’Isonzo a Gradisca è arrivato a meno di un metro dalla tracimazione. Eventualità che, se fosse accaduta, avrebbe fatto correre il rischio a buona parte della città di andare sott’acqua. Per evitare questa possibilità, un anno fa l’amministrazione comunale aveva presentato richiesta alla Regione di realizzare una diaframmatura degli argini stessi, intervento che lungo diversi altri corsi d’acqua regionali ha evitato allagamenti, ma che a Gradisca non è stato ancora attuato. Ed il vicesindaco Alessandro Pagotto torna dunque alla carica, per far si che i lavori possano essere svolti prima possibile: si stima infatti che possano durare un paio d’anni, e con con l’attuale casistica di eventi climatici estremi la preoccupazione di molti è che una nuova piena del fiume di grande portata possa verificarsi prima che le opere di diaframmatura si realizzino.

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