Grado: meno cemento, più aree verdi e edilizia convenzionale

Il consiglio comunale ha ridisegnato la variante strutturale al piano regolatore
Ivan Bianchi
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Il Consiglio Comunale di Grado ha adottato all’unanimità la variante generale alla componente strutturale al piano regolatore. Due anni di percorso preparatorio, già approdato in Consiglio con l’approvazione delle direttive prioritarie nel febbraio del 2018, che segna un cambiamento epocale per Grado e tutto il suo territorio. In numeri, si può sintetizzare con 488 mila metri cubi di cemento in meno e 2mila posti letto in più.

La variante adottata ridisegna in maniera sostanziale le previsioni edificatorie esistenti con importanti tagli alle volumetrie ed alle altezze nelle aree di espansione ed importanti modifiche nelle destinazioni d’uso. Le aree di espansione residenziale oggi previste dall’attuale pianificazione dovranno essere ridimensionate in base all’effettiva richiesta e contenere una quota parte di edilizia convenzionata, ed in parte riconvertite in aree destinate alla ricettività alberghiera o ad una infrastrutturazione più leggera come quella prevista per la ricettività all’aria aperta con i relativi servizi. Vengono di fatto ridotte le seconde case, favorendo invece l’edilizia convenzionata per i gradesi, riconvertendo i macrolotti con l’obbligo di procedere per stralci funzionali.

Tra le novità anche trasformazioni in zona artigianale e, nella zona a est di Valle Cavarera, la costituzione di un agriparco. “Il lavoro non è di certo concluso – commenta l’amministrazione – perché ora si aprirà il confronto con tutti gli enti coinvolti per poter arrivare all’approvazione definitiva della variante, ma il primo passo è compiuto”.

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