Gravi violazioni in materia di sicurezza: nave bandita per 3 mesi da tutti i porti

Operazione della Capitaneria di Porto
Redazione

La motonave Sara, una nave mercantile battente bandiera Saint Kitts and Nevis, un piccolo Stato insulare nel Mar dei Caraibi, per i prossimi 3 mesi non sarà più ammessa nel porto di Monfalcone né in qualunque altro porto italiano o europeo, o nelle acque territoriali nazionali e degli altri Stati dell’Unione Europea. La nave infatti è stata “bandita”.

E’ il risultato di una ispezione eseguita, lo scorso 6 settembre, da un Ufficiale qualificato Port State Control della Capitaneria di Porto di Monfalcone, nel corso della quale sono state rilevate gravi violazioni in materia di sicurezza della navigazione, sia sotto il profilo della safety di bordo che delle condizioni di vita e lavoro dei marittimi, oltreché deficienze nella gestione della sicurezza in generale della nave da parte della società armatoriale.

Al termine dell’ispezione è stato inizialmente formalizzato il provvedimento di detenzione della nave, un fermo amministrativo per impedire che la stessa potesse riprendere la navigazione in assenza delle minime condizioni di sicurezza e per obbligare l’armatore ad adottare gli opportuni provvedimenti per rimettere in sicurezza la nave.

Dall’inizio dell’anno è la quinta nave detenuta dagli ispettori della Capitaneria di porto di Monfalcone nel corso delle 29 ispezioni compiute ad altrettante navi straniere considerate “a rischio”.

I precedenti

Ma la stessa nave Sara era già stata fermata e detenuta altre due volte nel corso degli ultimi mesi da parte di Ispettori Port State Control di altri Stati Europei dove aveva fatto scalo. La rete di sicurezza marittima dell’Unione Europea ha quindi consentito di far scattare, alla terza detenzione nel corso di 24 mesi, il più grave provvedimento di “bando” – un divieto temporaneo di accesso a tutti i porti, e alle acque territoriali nazionali, dell’Italia, dei Paesi dell’Unione Europea nonché di altri Stati extra-europei (come ad esempio il Canada) aderenti all’accordo internazionale sui controlli per la sicurezza della navigazione denominato “Paris M.o.U.” – Memorandum of Understanding di Parigi del 1988.

Simili provvedimenti sono di carattere eccezionale, introdotti dalla normativa internazionale ed europea quale misura per combattere comportamenti recidivi di armatori insensibili alle misure di sicurezza marittima e più in generale alla salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e dell’ambiente marino; si tratta di misure che comportano importanti conseguenze negative, anche di tipo economico, per l’armatore e per la società di gestione della nave. La nave Sara, quindi, una volta eliminate tutte le deficienze riscontrate, ha lasciato il porto di Monfalcone e non potrà fare altro, per 3 mesi, che navigare lontano dall’Europa e dagli Stati aderenti al protocollo di Parigi.

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