Obbligo del Green pass: portuali pronti a bloccare lo scalo, D’Agostino minaccia le dimissioni

Il presidente dell'Autorità portuale auspica venga trovato un accordo
Andrea Pierini
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Ci eravamo tanto amati, ora chissà. Il presidente dell’autorità portuale Zeno D’Agostino ha fatto trapelare l’intenzione di voler lasciare la presidenza dell’autorità portuale se i lavoratori non decidono di ritirare lo sciopero di lunedì. Il Clpt, il comitato più importante, invece conferma l’intenzione di incrociare le braccia e anzi rilancia: noi siamo scesi in piazza per te, ricordando le manifestazioni dello scorso anno quando D’Agostino era decaduto per una incompatibilità, ora ci aspettiamo che tu sia la nostro fianco. Non si sblocca quindi al situazione che vede un braccio di ferro importante tra i lavoratori che dal 15 bloccheranno tutto e le autorità. In prefettura gli altri sindacati hanno anche raggiunto l’accordo per i tamponi gratuito pagati dagli spedizionieri ma l’ala più estrema conferma che non è una questione di tamponi ma proprio di obbligo del green pass. D’Agostino, che tanto ha fatto per lo scalo e tanto era, o forse è, amato dai lavoratori ora si trova davanti a un bivio complesso così come le autorità che si troveranno ad affrontare una situazione decisamente complessa. Al porto circa il 60% non ha fatto il vaccino e dunque le ricadute saranno pesantissime.

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