Anche 4 tecnici friulani fanno parte della spedizione internazionale organizzata per recuperare Mark Dikey, lo speleologo statunitense bloccato da sabato scorso all’interno di una grotta in Turchia, a 1000 metri di profondità. L’uomo era in compagnia con altri 14 esploratori, quando si è improvvisamente sentito male per una possibile emorragia allo stomaco.
Il quartetto di soccorritori della nostra regione è partito insieme ad altri 42 colleghi italiani, che tra mercoledì e giovedì hanno raggiunto il campo base posizionato vicino alla grotta Morca, nella provincia di Mersin. Nel pomeriggio di ieri, i primi sei tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico sono entrati nella cavità, riuscendo a raggiungere lo speleologo statunitense e a prestare le prime cure. Tra di loro, infatti, erano presenti anche un medico e un infermiere. Ora si valuterà come aiutare l’americano a salire in superficie, visto che le condizioni di Dikey si sono stabilizzate e l’emorragia sembra essersi ridotta.
Al momento, oltre all’Italia, sono diverse le nazioni coinvolte in questa complessa operazione – coordinata dall’AFAD, l’ente turco di Protezione Civile – tra queste la Bulgaria, la Polonia e l’Ungheria.




