Guerra al Covid, le opposizioni chiedono un tavolo di confronto

Partito democratico, Movimento 5 stelle, Patto per l’autonomia, Cittadini, Open Fvg, hanno lanciato un invito importante a chi governa la regione
Andrea Pierini
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La gravità della situazione è sotto gli occhi di tutti. L’allarmante crescita dei numeri dei positivi, i sindacati in agitazione, le continue segnalazioni sulle difficoltà di gestione dell’emergenza pandemica da parte degli operatori del sistema sanitario ci inducono a chiedere condivisione e trasparenza sullo stato di fatto. Sollecitiamo, dunque, la convocazione della III Commissione per far luce sul contesto attuale, sulle misure attuate e programmate nel piano sanitario ospedaliero e territoriale, sui risultati ottenuti e attesi, con il supporto di addetti ai lavori e osservatori privilegiati, in modo tala da affrontare al meglio le difficoltà del presente e programmare le azioni future”. 

A farne richiesta, nel corso di una conferenza stampa svoltasi oggi a Trieste, sono i consiglieri regionali di opposizione (Pd, Patto per l’Autonomia, M5S, Cittadini e Open Fvg) che sollecitano a riunire urgentemente la III Commissione Consiliare permanente (competente in materia di tutela della salute) per l’audizione dei direttori delle aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia, rappresentanti del mondo sindacale e delle associazioni delle categorie del personale sanitario e della medicina generale.

“La richiesta delle opposizioni non ha nessun intento polemico, anzi rigettiamo le accuse che ci sono state rivolte in tal senso – ha affermato Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia) -. Finora abbiamo sempre dato prova di collaborazione e disponibilità. La III Commissione è la sede ideale per un momento di ascolto e confronto veri, quanto mai necessari. Se la Giunta Fedriga non la pensa così, tanto vale azzerare la Commissione”.

“Non muoviamo critiche – ha sottolineato Mariagrazia Santoro (Pd) – ma chiediamo trasparenza sulle decisioni per essere in grado di fornire un contributo e, allo stesso tempo, garantire risposte ai cittadini sempre più preoccupati e disorientati. A partire dal tema dei tamponi, per i quali bisogna aspettare una settimana, mettendo in crisi intere famiglie, ma anche la questione degli screening, della territorialità sanitaria e del coinvolgimento dei medici di base rappresentano gli anelli più importanti per far sì che meno persone possibili arrivino negli ospedali”.

Secondo Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), “è necessario definire con chiarezza un piano di assunzioni soprattutto a favore della sanità territoriale che possa mettere in atto un preciso protocollo di cure domiciliari. Si devono potenziare i servizi della prevenzione per rendere più rapide le risposte dei tamponi e non abbandonare chi è positivo con pochi sintomi a se stesso. Vanno avviati programmi di formazione e informazione certi”.

“Durante la prima ondata di Covid-19, la Commissione Salute non si è mai riunita e questo ci ha spinti a chiedere l’istituzione di una Commissione d’inchiesta, presa come un affronto dalla Giunta e dalla Maggioranza ma che aveva lo scopo di svolgere un lavoro preventivo in vista di una seconda ondata – ha spiegato Ilaria Dal Zovo (M5S) -. In questa situazione non dovrebbero esistere contrapposizioni. Noi vogliamo collaborare, abbiamo idee e proposte, ma ci sentiamo impotenti, visto che non esiste un luogo dove confrontarci ed essere utili”.

“In momenti così drammatici pensiamo che le persone vogliano che la politica regionale sia messa nelle condizioni di lavorare insieme – ha evidenziato Simona Liguori (Cittadini) -. Io sono un medico e non ho mai avuto intenti polemici proprio perché capisco che in un momento di crisi bisogna essere uniti. La Commissione significa questo: lavorare insieme allo stesso scopo per essere serrati gli uni con gli altri come dita di una mano”.

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