Un terremoto che non intacca l’assetto regionale del Movimento 5 stelle. L’addio ieri sera di Luigi Di Maio, che con circa 70 parlamentari pentastellati ha fondato “insieme per il futuro” per gli screzi con l’attuale capo politico Giuseppe Conte non avranno ricadute ai piani alti dei pentastellati del Friuli Venezia Giulia. Luca Sut e Sabrina De Carlo confermano di restare fedeli a Conte. «È una scissione annunciata – spiega De Carlo – anche se non ci aspettavamo una portata di questo tipo. Rammarica leggere i nomi di tanti colleghi con il quale si è condiviso un percorso importante, ma ora è il momento di reagire, lasciare perdere i tentennamenti e proseguire speditamente verso l’obiettivo che ci siamo prefissati: organizzazione, radicamento e ripristino di un’identità forte nella quale possano riconoscersi i cittadini». Neanche in Consiglio regionale ci sono ricadute, Cristian Sergo, Ilaria Dal Zovo, Andrea Ussai e il capogruppo Mauro Capozzella restano fedeli al movimento, anche se il solo Capozzella è al primo mandato. «Era tutto già noto e chiaro all’epoca dell’elezione presidenziale» spiega proprio il capogruppo che aggiunge come «quanto accade a livello nazionale paradossalmente per noi è un qualcosa che dobbiamo quasi giustificare mentre in Consiglio regionale abbiamo dei focus sui quali siamo concentrati. Quanto accade a Roma non pervade la nostra unione».
I Cinque Stelle si spaccano, ma i politici friulani restano fedeli al Movimento
Tutti i consiglieri regionali e parlamentari friulani resteranno con Conte e nessuno si unirà, per il momento, a Insieme per il Futuro

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