I sindaci e i comuni del Friuli Venezia Giulia di fronte alle sfide del post-covid

Cosa cambierà per l'ente locale nel post emergenza? Quale sarà il suo ruolo e come lo esercita? Quale modello di governance e organizzazione per esercitare questa funzione?Sono queste al...
Redazione

Cosa cambierà per l’ente locale nel post emergenza? Quale sarà il suo ruolo e come lo esercita? Quale modello di governance e organizzazione per esercitare questa funzione?

Sono queste alcune delle domande a cui cercherà di rispondere Anci Fvg, con il supporto di Fondazione ComPA FVG, grazie al piano formativo NextPA 2021.

Un percorso di riflessione e di elaborazione progettuale che porti gli organi dell’Associazione a delineare percorsi di lavoro che guardano al futuro dei 215 Comuni del Friuli Venezia Giulia. La pandemia, infatti, ha travolto il regolare operato delle Amministrazioni comunali costrette, ora più che mai, ad interrogarsi su quanto accadrà nella fase post pandemia e su come cambieranno le esigenze degli enti, dei loro cittadini, delle imprese e dei corpi sociali intermedi dei territori.

Uscire dal lungo periodo di emergenza Covid-19 e progettare strategie efficaci di rilancio delle comunità locali, infatti, richiede che i sindaci e le loro Amministrazioni comunali assumano un ruolo da protagonisti.

“La forza di Anci Fvg  – commenta Dorino Favot, presidente Anci Fvg. – sta nella capacità di rappresentare in forma corale le esigenze e le attese di territori diversi per la crescita di tutto il territorio regionale, tanto più in una fase storica come quella che stiamo vivendo, in cui difficoltà e opportunità si intrecciano, diventa cruciale il coinvolgimento di tutti i sindaci per comprendere le sfide e come affrontarle, sia sul piano dello sviluppo sostenibile, con attenzione alle nuove generazioni, che dell’innovazione e maggiore qualificazione dei servizi pubblici locali. L’obiettivo finale è quello di innescare un meccanismo di rilancio per dare risposte adeguate nel momento in cui scatterà l’interesse per la ripresa post pandemia, ma anche di stimolare la capacità propositiva dei Primi cittadini.”

Proprio a tal proposito, per portare degli esempi, la fase post Covid in abbinata allo smart working che, con il passare dei mesi sta diventando un’abitudine, potrebbe segnare la svolta per il problema dello spopolamento nelle aree medio piccole, così come potrebbe condurre ad un aumento delle infrastrutture soprattutto pensando ai lavori di realizzazione della banda larga. La crisi pandemica costringe le Amministrazioni a studiare con maggiore attenzione anche ambiti come quello del sociale e le necessità delle famiglie che hanno bisogno di azioni concrete da sottoporre alle istituzioni regionali. 

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