Il Covid frena la crescita di Eurotech

Approvato il bilancio al 31 dicembre. Siagri: "Alla ripresa, saremo nella posizione di poter esprimere al meglio tutto il potenziale accumulato"
Redazione

Il Consiglio di Amministrazione di Eurotech ha esaminato e approvato in data odierna il Progetto di Bilancio d’Esercizio e quello Consolidato al 31 dicembre 2020, che saranno sottoposti all’Assemblea Ordinaria degli Azionisti.

I numeri. Ricavi consolidati a Euro 69,3 milioni (-32,1% rispetto al 31.12.2019, -31,6% a cambi costanti); primo margine consolidato a Euro 36,5 milioni (52,7% dei ricavi, -29,7% rispetto al 31.12.2019); EBITDA consolidato a Euro 6,6 milioni (9,6% dei ricavi, -13,9 milioni di Euro rispetto al 31.12.2019); EBIT consolidato a Euro 2,4 milioni (3,5% dei ricavi, -14,2 milioni di Euro rispetto al 31.12.2019); risultato netto di Gruppo a Euro 0,13 milioni (0,2% dei ricavi, -19,1 milioni rispetto al 31.12.2019); posizione finanziaria netta con cassa netta di Euro 8,6 milioni (12,3 milioni di Euro al 31.12.2019); risultato netto di -3,0 milioni di Euro (8,4 milioni di Euro al 31.12.2019).

L’Amministratore Delegato Roberto Siagri ha commentato: “Il 2020 è stato un anno difficile, che ha fermato temporaneamente la nostra crescita ma nel quale abbiamo dimostrato di essere agili, chiudendo comunque l’anno senza perdite. La pandemia non ha cambiato la nostra strategia: nonostante l’inevitabile ripercussione sui numeri di bilancio della crisi dell’economia mondiale. Ritengo che la pandemia non potrà che accelerare il processo di digitalizzazione e di rinnovamento delle imprese. Con il ritorno ad una nuova normalità tutti ci aspettiamo un’accelerazione degli investimenti nel controllo remoto e nelle operazioni a distanza e conseguentemente, contiamo di trovarci nella posizione di poter esprimere al meglio tutto il potenziale accumulato in ambito IoT e HPEC”.

Andamento del periodo. All’inizio dello scorso anno quasi nessuno avrebbe potuto immaginare che il 2020 potesse avere un impatto così determinate sui diversi aspetti della vita delle persone, sulle dinamiche sociali, sull’economia mondiale e sul modo di fare business tra le organizzazioni. Per quanto ci riguarda, dopo un anno da record come il 2019, in cui Eurotech aveva superato la soglia dei 100 milioni di euro di fatturato, il 2020 è stato decisamente marcato dagli impatti della pandemia sull’economia reale e in particolare sugli investimenti delle imprese in nuovi progetti e in nuovi prodotti. La nostra presenza più marcata sui mercati dell’industriale e dei trasporti, e più limitata sul mercato medicale, ha comportato una maggiore esposizione agli effetti economici della crisi sanitaria. La pandemia da Covid-19 ha determinato per noi una forte contrazione della raccolta ordini, rispetto a quanto previsto alla fine del 2019, in quanto ha congelato di fatto le decisioni di investimento dei clienti con i quali avevamo già dei design-win.

In alcuni casi la pandemia ha costretto le aziende a rapidi cambi di tattica, con spostamento immediato di budget su voci di spesa ritenute più difensive. Anche i clienti storici con cui avevamo forniture in essere hanno adottato politiche prudenti di rilascio degli ordini, riducendo il periodo di copertura degli stessi allo stretto indispensabile e riducendo così al minimo la visibilità a medio-lungo termine.

Nel 2020 tutte le aree geografiche hanno subito una riduzione del fatturato, per ragioni imputabili direttamente o indirettamente alla pandemia. Con riferimento alla ripartizione del fatturato per localizzazione delle attività operative, al netto dei rapporti infragruppo, nell’area americana le vendite sono risultate in diminuzione del 46,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in Europa la riduzione è stata del 27,5%, mentre l’area giapponese ha contenuto il decremento al 10,3%.

Nell’area americana già a fine 2019 si evidenziava un portafoglio ordini con una distribuzione di fatturato, per i trimestri 2020, diversa rispetto all’anno precedente. Il ritardo degli ordinativi da nuovi clienti non ha permesso di bilanciare la riduzione di fatturato in particolare su un cliente che, avendo un modello di business per commessa soggetto a fluttuazioni, aveva registrato per il 2020 una temporanea riduzione del business.

L’incertezza dello scenario economico generata dalla crisi sanitaria e – nel caso specifico degli USA – in parte anche dalle elezioni presidenziali ha quasi totalmente congelato la trasformazione in flussi di ordinativi dei design-win esistenti, con una raccolta ordini molto al di sotto del potenziale pre-pandemia.

L’area europea è stata fortemente influenzata dai diversi lockdown che si sono succeduti nel corso dell’anno 2020. Seppure l’area sia molto ricettiva ed interessata ai sistemi embedded ad elevate capacità di calcolo (HPEC) per i nuovi settori del Deep Learning e dell’Intelligenza Artificiale, l’incertezza derivante dalla pandemia ha rallentato la partenza di alcuni progetti su cui si è lavorato ad inizio 2020 nella speranza di una rapida attivazione che purtroppo non si è verificata. Rimane alto l’interesse per l’offerta di prodotti per l’IoT: molti dei nostri clienti sono in fase avanzata con la sperimentazione delle nostre tecnologie ed i nostri prodotti IoT, ma i volumi rimangono ancora contenuti in attesa dell’avvio delle produzioni di serie che la pandemia ha ritardato.

L’area giapponese è stata quella più resiliente in termini di fatturato e quella che maggiormente ha beneficiato del lavoro svolto nell’anno precedente, nel quale si è riuscito a vendere prodotti a maggiore marginalità. Il parco clienti rimane composto da importanti imprese locali che trovano in Advanet un centro di sviluppo di sottosistemi di calcolo ad alte prestazioni altamente specializzato.

Le difficoltà riscontrante nell’anno 2020 non hanno permesso di far crescere il fatturato consolidato dell’area IoT, che però non ha subito il forte decremento registrato nella linea di business dei computer embedded.

Diversi analisti continuano a posizionare Eurotech tra i leader di mercato grazie al proprio portafoglio di tecnologie per l’IoT industriale. Rimane strategico il posizionamento internazionale del marchio Eurotech, insieme alla creazione e continua implementazione di un ecosistema di partner per far conoscere maggiormente l’offerta tecnologica e moltiplicare i canali indiretti di sviluppo del business.

Anche nel pieno della pandemia abbiamo continuato ad operare nella direzione strategica tracciata, con un focus particolare sulla creazione dell’ecosistema attorno alle nostre tecnologie. Nel corso del 2020 sono stati ottenuti tre importanti traguardi: 1) l’ingresso nell’IBM Edge Ecosystem, l’ecosistema di partner creato da IBM per aiutare le aziende industriali e le società di telecomunicazioni ad accelerare la transizione verso l’Edge Computing nell’era del 5G e dell’Intelligenza Artificiale. In tale luce va anche letta la partnership con Nvidia in qualità di Preferred OEM Partner; 2) la certificazione AWS IoT Core per Everyware Software Framework (ESF), con la quale ESF diventa un framework abilitante per tutti i produttori di dispositivi che desiderano collegarli all’infrastruttura AWS di Amazon per la raccolta e l’analisi dei dati; 3) l’ingresso nel Progetto Cassini di Arm, che ha lo scopo di accelerare lo sviluppo di piattaforme di Edge computing ottimizzate e basate su processori Arm, per le quali le componenti IoT Edge di Eurotech sono il perfetto complemento anche considerando la robustezza in termini di sicurezza che caratterizza i componenti Eurotech.

Nonostante lo scenario avverso, siamo riusciti anche nel corso del 2020 a chiudere il bilancio in utile, un risultato che dimostra che la struttura dei costi fissi è snella e che Eurotech ha un basso punto di pareggio con una grande leva operativa potenziale.

Andamento economico del Gruppo Eurotech. I ricavi del Gruppo nei dodici mesi del 2020 sono stati pari a Euro 69,26 milioni, in calo del 32,1% rispetto all’analogo periodo del 2019 in cui il fatturato era stato di Euro 101,97 milioni. A cambi costanti il fatturato evidenzierebbe un calo pari al 31,6%.

Il primo margine del periodo ammonta a Euro 36,52 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 52,7% in crescita rispetto al 50,9% dello scorso anno. Il primo margine è un indice importante da monitorare al fine di poter raggiungere la redditività desiderata e per attivare la leva operativa in considerazione del livello dei costi. Inoltre, il primo margine evidenzia come il mix di prodotti venduti sia allineato con la strategia della società e dimostra come l’innovazione dei nostri prodotti sia riconosciuta da parte dei nostri clienti.

I costi operativi al lordo delle rettifiche operate per incrementi interni ammontano a Euro 33,75 milioni (con un’incidenza sui ricavi del 48,7%) con un decremento del 3,6% rispetto a Euro 35,00 milioni (con un’incidenza sui ricavi del 34,3%) nel 2019. A cambi costanti il decremento sarebbe stato del 3,1%. Il decremento netto dei costi operativi è correlato in parte al minor fatturato e in parte all’oculatezza nella gestione dei costi. La maggiore incidenza dei costi operativi sul fatturato evidenzia come la struttura dei costi del Gruppo sia in gran parte fissa, e con un incremento del fatturato si possa evidenziare una importante leva operativa.

Il risultato prima degli ammortamenti, delle valutazioni in partecipazioni collegate, degli oneri finanziari netti e delle imposte sul reddito (EBITDA) ammonta a Euro 6,63 milioni rispetto a Euro 20,53 del 2019. L’incidenza dell’EBITDA 2020 sui ricavi è stata del 9,6% e va a confrontarsi con un’incidenza dell’EBITDA 2019 del 20,1%.

Il risultato operativo (EBIT) è stato anch’esso influenzato decisamente dal calo del fatturato e ammonta a Euro 2,44 milioni rispetto ad Euro 16,61 milioni del 2019, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per Euro 4,19 milioni contro ammortamenti e svalutazioni del 2019 pari a Euro 3,92 milioni. L’incidenza dell’EBIT sui ricavi si attesta al 3,5% nel 2020 rispetto al 16,3% del 2019. L’incremento degli ammortamenti è principalmente dovuto all’entrata in ammortamento di alcuni progetti di sviluppo e di parte del nuovo sistema ERP.

La gestione finanziaria nel 2020, inclusiva degli effetti cambio, ha determinato un risultato negativo di Euro 0,67 milioni rispetto ad un valore sempre negativo di Euro 0,49 milioni nel 2019. Il risultato prima delle imposte nel 2020 è positivo per Euro 1,83 milioni, contro un valore di Euro 16,12 milioni nel 2019. Tale riduzione riflette principalmente l’andamento dell’EBIT.

In termini di risultato netto di Gruppo, il risultato è di Euro 0,13 milioni rispetto a Euro 19,24 milioni del 2019. L’andamento, oltre che riflettere la dinamica del risultato prima delle imposte, deriva dall’influenza dell’effetto fiscale sulle singole società del Gruppo e dalla mancata contabilizzazione, nell’esercizio, delle imposte anticipate sulle perdite fiscali generate nel periodo.

Situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Eurotech. Il Gruppo presenta al 31 dicembre 2020 una posizione finanziaria con cassa netta positiva di Euro 8,55 milioni rispetto ad un importo di Euro 12,25 milioni al 31 dicembre 2019. Tali valori sono comprensivi degli effetti del principio IFRS 16 “Leases”, che al 31 dicembre 2020 ammontano a Euro 3,00 milioni, mentre al 31 dicembre 2019 erano stati pari a Euro 4,00 milioni.

Le disponibilità liquide del Gruppo sono pari a Euro 41,22 milioni al 31 dicembre 2020, mentre erano di Euro 30,69 milioni a fine 2019. Il capitale circolante netto ammonta a Euro 15,83 milioni al 31 dicembre 2020, con un incremento di Euro 0,94 milioni rispetto al 31 dicembre 2019. Tale incremento deriva dall’effetto combinato di un incremento sia dell’attivo corrente sia moderato del passivo corrente. In particolare, si registrano da un lato incrementi dei crediti verso clienti non compensati dalla riduzione delle rimanenze di magazzino e dall’altro un decremento delle voci del passivo relative a debiti verso fornitori e dei debiti per imposte sul reddito oltre che un incremento più consistente delle altre passività correnti. L’incidenza sul fatturato del capitale circolante netto, per effetto della riduzione del fatturato stesso è del 22,9%, mentre a fine 2019 era stata del 14,6%.

Il Patrimonio netto del Gruppo ammonta a Euro 118,9 milioni (Euro 124,7 milioni al 31 dicembre 2019). Evoluzione prevedibile della gestione ed eventi successivi al 31 dicembre 2020. Il management sta costantemente monitorando l’evoluzione dello scenario mondiale e gli effetti sul business del Gruppo del perdurare della pandemia da Covid-19. È presto per trarre delle conclusioni su quale sarà l’andamento dell’anno e molto dipenderà dalla durata delle restrizioni e da quanto le imprese riprenderanno fiducia nel futuro. Nel mese di febbraio abbiamo registrato un segnale di miglioramento della raccolta ordini nell’area americana, un primo dato incoraggiante che speriamo venga confermato anche nei prossimi mesi.

Indipendentemente dalla dinamica di risoluzione della pandemia, Eurotech continuerà ad operare e investire nella direzione strategica tracciata, con lo scopo di conservare il posizionamento competitivo nel campo degli Embedded Computer e di sfruttare il vantaggio tecnologico costruito grazie alla strategia da firstmover nel settore dell’IoT Industriale da un lato e nell’emergente settore degli High Performance Edge Computer dall’altro.

Bilancio d’esercizio della Capogruppo Eurotech S.p.A. I ricavi della Capogruppo Eurotech S.p.A. sono diminuiti del 34,4% e sono stati pari a Euro 19,33 milioni, rispetto a Euro 29,48 milioni del 2019. Il risultato operativo dell’esercizio ammonta a Euro -2,11 milioni, mentre nel 2019 era stato di Euro 3,29 milioni. Il risultato netto d’esercizio evidenzia una perdita di Euro 3,00 milioni (nel 2019: utile di Euro 8,38 milioni). Il Patrimonio netto di Eurotech S.p.A. al 31 dicembre 2020 è pari a Euro 147,10 milioni, rispetto a Euro 149,72 milioni del 2019. La Capogruppo evidenzia nel 2020 una posizione finanziaria netta, ovvero di cassa netta, pari a Euro 29,00 milioni, rispetto al dato 2019 che ammontava a Euro 39,03 milioni.

Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’assemblea dei soci il riporto a nuovo della perdita d’esercizio di Euro 3.005.820.

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