Nella vita fa il commerciale tecnico. Possibilmente una-due volte al mese, però, prende e viaggia, postando un video o una fotografia sui social, in particolar modo su Instragram. E’ proprio su questa piattaforma che il nome e le immagini di Davide Anzimanni hanno iniziato a circolare, tanto da fargli raggiungere in pochi anni la ragguardevole cifra di 128mila follower.
Dietro Taylor Mega (2,5 milioni di seguaci) e la pordenonese Chiara Biasi (2,7milioni), la pagina Instagram di Davide si attesta fra i profili ‘made in Fvg’ più seguiti in Italia e nel mondo. Tutto questo, tra l’altro, senza posare scollature mozzafiato, ma solo fotografie e video di luoghi incantevoli da voler e poter raggiungere. Lo abbiamo intervistato per conoscerlo un po’ meglio, sia per capire da cosa nasce il suo successo, sia per comprendere meglio quanto lavoro e studio ci sia dietro ogni scatto (in alto una breve fotogallery delle sue composizioni).
Ciao Davide. Chi sei? Descrivi un po’ cosa fai nella vita reale.
Ho 25 anni e vivo a Udine. Cinque anni fa ho iniziato il mio lavoro come dipendente tecnico commerciale presso un’azienda di Udine, ma la mia passione per la fotografia nasce otto anni fa, quando ero ancora a scuola. Inesperto e impacciato, ho iniziato a studiare la tecnica fotografica da autodidatta, migliorando mese dopo mese il mio stile e la mia visione del mondo dietro all’obiettivo. Negli anni successivi, questa mia passione mi ha dato l’opportunità di lavorare in diversi locali come il Kursaal di Lignano, dove ho fatto diverse stagioni estive, e sono stato fotografo delle maturità per tre anni consecutivi.
Da cosa nasce il tuo successo su Instagram?
Su Instagram ho iniziato a pubblicare le mie foto nel 2018, un pò per caso come facevano tutti quella volta. Con l’unica differenza che io postavo le foto dei miei viaggi e non delle serate che passavo con gli amici. Una mia foto in particolare, che ritrae il Lago di Braies, è diventata virale in pochissimo tempo ed è stata condivisa da moltissime pagine con milioni di followers (la trovate nella gallery in alto, ndr). Da li ho capito il potenziale che questo social aveva e ho deciso di sfruttarlo al meglio delle mie possibilità.
Instagram è un mezzo mutevole, che cambia algoritmo molto spesso e per riuscire a far andare virale i propri contenuti ormai, nel 2021, non è semplice. Ma avendo iniziato a studiare il social, le sue peculiarità e le sue opportunità, ho capito come utilizzarlo al meglio per creare contenuti di qualità dei miei viaggi. Dal 2018 ad oggi sono riuscito a guadagnare 128 mila followers, una community che mi segue sempre nei miei viaggi e che mi sostiene con passione, dandomi anche consigli e critiche costruttive, senza le quali non sarei qui oggi.
Quindi tu ogni weekend, prendi e vai da qualche parte? Esci in solitaria generalmente? Posti una sola fotografia/ video a viaggio?
Ogni weekend no, cerco più che altro di fare viaggi un pò più lunghi di una o due settimane, perché collaboro con diversi brand e hotel in tutto il mondo, quindi spesso è richiesto andare via per più giorni. Sempre compatibilmente al mio lavoro primario, dove prendo ferie per viaggiare.
Quello che mi distingue da un fotografo è proprio questo, il creare contenuti per hotel, resort e brand in ogni angolo del globo. Ho lavorato con luxury hotel a Bali, in Cappadocia, in Norvegia, in Lapponia e in italia; ho collaborato in Islanda con Nissan Europe e in Norvegia con Sixth. Ho collaborato poi con brand di abbigliamento come Suspicious o con pagine Instagram da milioni di followers come Beautiful Destinations. É questo che fa di me un content creator, ovvero un creatore di contenuti foto e video per diverse realtà.
Non viaggio mai in solitaria, prima viaggiavo con amici, ma da un anno e mezzo viaggia con me la mia ragazza Rebecca, diplomata e appassionata di fotografia. Col tempo è diventata oltre che la mia ragazza, una mia collega. Solitamente prendiamo le collaborazioni insieme e insieme creiamo contenuti foto e video, mettendo insieme tutte le nostre competenze e la nostra creatività per realizzare dei contenuti di qualità.
Ma una tua gita fuori porta, nasce dall’idea di fare un post o dall’idea di visitare quel luogo?
La mia idea di viaggiare nasce prima di tutto dall’idea di visitare quel luogo. Ammetto che inizialmente ero attratto dai luoghi più famosi e virali che vedevo su Instagram, e, spinto dalla voglia di realizzare foto come i più bravi fotografi e content creator che seguo, andavo negli stessi posti per cercare di fare delle foto simili. Crescendo e maturando, ho trovato il mio stile e sviluppato la mia creatività, e adesso, quando viaggio, desidero prima di tutto scoprire la terra che visito, per poi catturarne l’essenza attraverso la mia macchina fotografica.
Immagino tu, prima di partire, abbia già in mente che tipo di fotografia/video realizzare quando arrivi alla meta. E’ così? Mi racconti come nasce un tuo viaggio?
Un mio viaggio nasce prima di tutto da un desiderio, che è quello di scoprire nuove terre. Una volta scelta la meta, vedo se è possibile collaborare con qualche hotel, i quali solitamente accolgono in maniera molto positiva i content creator e sono felici di lavorare insieme a loro. Questo mi dà l’opportunità di alloggiare in strutture davvero uniche e particolari. Solitamente parto con qualche idea in mente, ma è quando mi trovo sul posto che esce la mia creatività. Ci sono molti fattori che determinano la realizzazione di un contenuto, anche se parto con un’idea ben precisa in mente, è probabile che non ci siano le condizioni per realizzarla, e quindi sul momento devo cambiare idea. Ma per me non è un problema anzi, lo trovo molto stimolante, anche perché le foto che si vedono su Instagram spesso sono molto ritoccate, e quindi un luogo è molto diverso come appare in foto e quando arrivo, devo adattarmi al luogo reale e non a quello che ho visto sui social.
A giudicare dalle immagini, non sembra che tu non abbia occhio per la fotografia. Sembri proprio un fotografo professionista per le composizioni che crei. E’ solo intuito, o c’è dello studio dietro?
C’è sempre uno studio dietro. Non realizzo mai foto senza prima aver studiato la luce, i colori e la composizione. Infatti non scatto mai durante la giornata, ma realizzo i miei contenuti, in qualsiasi posto io mi trovi, o all’alba o al tramonto. Questo vuol dire anche svegliarsi alle due/tre di mattina, o partire a mezzanotte per arrivare a destinazione alle quattro, per realizzare lo scatto con la luce perfetta. A Bali per esempio, su quattordici giorni ho realizzato undici albe, il che voleva dire svegliarsi ogni giorno molto presto, o addirittura non dormire per scalare un vulcano durante la notte e arrivare in cima all’alba.
Quale è la tua attrezzatura? Hai il brevetto per il drone?
Utilizzo una fotocamera mirrorless Canon EOS R6 con obiettivi come Canon 16-35mm 2.8 e Canon 70-200mm 2.8. Si ho il brevetto per il drone, e utilizzo un drone statico Dji Mavic 2 Pro e un drone Fpv, che è considerato un drone da gara per riprese più dinamiche.
Ti hanno mai fatto storie per alcuni scatti?
No mai.
Le soddisfazioni più grandi?
Nel mio percorso ne ho avute davvero tante, i miei lavori sono finiti su pagine davvero grosse e sono stato chiamato a collaborare con moltissime realtà. Questa mia passione si è tramutata in un lavoro vero e proprio, da poco infatti ho aperto la partita IVA, lavorando sempre come dipendente. Questa è sicuramente una grandissima soddisfazione per me che mai avrei pensato di realizzare.
Ma la più importante è sicuramente essere d’ispirazione per le altre persone. Quando viaggio in molti mi fanno complimenti e domande in merito, mi chiedono dove sono stato e come ho fatto a realizzare i miei viaggi. Questo per me è davvero gratificante, vedere poi le persone che visitano un posto che hanno visto da me è davvero una cosa importante. Mai avrei pensato di ispirare gli altri, questa è sicuramente la mia soddisfazione più grande.