Il Fvg si prepara a ricevere una prima quota di 106mila vaccini anti Covid

Il commissario Domenico Arcuri ha destinato una prima tranche di vaccini anti covid al Friuli Venezia Giulia di 106mila dosi. Si parte con una quota di 53mila, cui ne seguiranno altrettante per il ric...
Alessandra Salvatori
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Il commissario Domenico Arcuri ha destinato una prima tranche di vaccini anti covid al Friuli Venezia Giulia di 106mila dosi. Si parte con una quota di 53mila, cui ne seguiranno altrettante per il richiamo. Lo ha fatto sapere il vicegovenratore del Friuli Venezia Giulia con delega alla salute Riccardo Riccardi, a margine della cerimonia di accensione dell’albero di Natale donato all’ospedale di Udine da Legnolandia e dalla comunità di Forni di Sopra. Riccardi ha precisato che primi destinatari del vaccino saranno personale sanitario e socio sanitario e gli anziani e che la Regione sta lavorando per organizzare il sistema delle vaccinazioni. “Abbiamo già messo a disposizione – ha detto – i luoghi per custodire le quote di vaccino che la macchina commissariale metterà a disposizione. Sono stati anche acquisiti i frigoriferi per la conservazione”.

Il vicepresidente ha parlato di un’altra prova impegnativa per il servizio sanitario regionale, aggiungendo che sulle cose importanti – come lo è questa partita – Regioni e Governo lavorano gomito a gomito. Il piano strategico nazionale per le vaccinazioni anti covid precisa che la conservazione di alcuni vaccini richiede una catena del freddo estrema, tra -20 e -70 gradi centigradi, mentre per altri è sufficiente quella standard, tra -2 e -8 gradi. Per questi ultimi sono previsti un sito nazionale di stoccaggio, individuato nel sito militare di Pratica di Mare, vicino a Roma, e una serie di siti territoriali di secondo livello. I vaccini che necessitano di catena del freddo estrema, invece, verranno consegnati direttamente dall’azienda produttrice ai 300 punti condivisi con le Regioni e le Province Autonome.

La distribuzione avverrà con il coinvolgimento delle forze armate che, in accordo con il Commissario straordinario, stanno già pianificando vettori, modalità e logistica. Nella fase iniziale della campagna si prevede una gestione centralizzata della vaccinazione con l’identificazione di siti ospedalieri o peri-ospedalieri e l’impego di unità mobili destinate alle persone impossibilitate a raggiungere i punti di vaccinazione.

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