Il ghiacciaio del Montasio è osservato speciale anche se al momento gode di buona salute rispetto agli altri ghiacciai dell’arco alpino che sono agonizzanti. Legambiente continuerà a tenerlo sotto controllo, tanto più che le sue condizioni sono costantemente monitorate dagli uffici competenti della regione.
La situazione
Attualmente è in buona parte ricoperto da detriti sotto i quali ci sono ancora 5 metri di ghiaccio. E’ alimentato dalle slavine che cadono durante l’inverno e se ci sono stagioni caratterizzate da molta neve riesce a mantenere la materia prima per consolidarsi. Nel periodo caldo è protetto dall’alta parete montuosa che lo tiene sempre al riparo dal sole. Queste immagini sono state realizzate dall’associazione Tree House di Tarvisio e ci sono state fornite da Marco Lepre di Legambiente dell’Alto Friuli che ha organizzato due escursioni con gli studenti del Solari di Tolmezzo, per valutare di persona le condizioni del ghiacciaio al quale si accede sia dalla Val Saisera con una passeggiata di poco più di due ore in sicurezza che dalla Val Dogna abbandonando l’auto a 10 minuti dal rifugio Grego che si trova a fianco del ghiacciaio. Il ghiacciaio del Montasio – conclude Lepre- ci dice “Io resisto, ma non so fino a quando”. La sua morte vorrebbe dire perdere una biodiversità, un paesaggio unico, ma soprattutto sarebbe un segnale d’allarme per tutto il pianeta.