Gianpiero Saglimbene ha salutato New York e gli Stati Uniti d’America. Ieri mattina il sergente maggiore dell’Esercito, operato per un sarcoma dermoplastico considerato terminale, ha ricevuto il via libera dal dottor Kato Tomoaki, il medico luminare che lo ha sottoposto a due interventi invasivi salvavita.
Accompagnato dalla sorella, il lanciere 37enne di stanza a Codroipo, appena terminate le visite è salito sul primo aereo intercontinentale disponibile che lo potesse far rientrare quanto prima in Italia. Il lanciere atterrerà a Fiumicino alle 13.40, da qui poi si recherà a San Severo, paese materno in provincia di Foggia. Nel tardo pomeriggio, dunque, Gianpiero potrà riabbracciare i suoi due figli di 6 e 7 anni che non vede dal giorno della sua partenza per gli States, avvenuta l’8 luglio scorso.
Ad attenderl ci sarà tutta la sua famiglia, ad iniziare dall’energica e volitiva Barbara Rado, la moglie grazie alla quale è partita l’importante e cospicua raccolta fondi di oltre 600mila euro che ha permesso il pagamento di parte delle costosissime cure innovative cui si è sottoposto con coraggio e tenacia. Per Gianpiero, in cura dal 2014, quello di oggi sarà uno dei giorni più belli degli ultimi 5 anni.