Atto vandalico contro il primo cittadino di Bagnaria Arsa, Cristiano Tiussi. La sua automobile, una Volvo V50 bianca, ieri notte è stata imbrattata da mano ignota con della vernice scura. Una lunga striscia di vernice nera ha rovinato l’intera fiancata sinistra della vettura, colpendo entrambi gli sportelli, lato guida e lato passeggero.
Il fatto è accaduto ieri sera, tra le 21.15 e le 22.30, quando il primo cittadino si era recato a Privano, in località Antonini, per seguire un intervento dei vigili del fuoco di Cervignano del Friuli e Udine, dopo essere stato chiamato sul posto da un residente per la verifica di alcune situazioni di sicurezza.
Terminata la missione, la brutta sorpresa. Lunedì 7 giugno il sindaco sporgerà denuncia contro ignoti. Tiussi, però, è sicuro non si sia trattato di una ragazzata, quanto di un gesto mirato, rivolto proprio a lui in quanto amministratore. “Si tratta di un bruttissimo atto incivile – commenta sconsolato Tiussi –. Il danno, ancora da quantificare, è davvero la cosa minore. E’ lo spregio alla figura del sindaco che fa davvero male. E’ evidente che l’autore del gesto volesse colpire deliberatamente la mia auto, in quanto primo cittadino”, aggiunge. “In questi dieci anni da sindaco non mi sono mai sottratto al confronto – ricorda e sottolinea Tiussi – Se qualcuno ha bisogno di parlare con me sono e sarò sempre disponibile. I miei orari di ricevimento sono ben noti e il mio cellulare ormai lo conoscono tutti”.
Solidarietà al primo cittadino è stata espressa dal segretario regionale del Partito Democratico Cristiano Shaurli. “Purtroppo gesti vergognosi compiuti in maniera vigliacca si ripetono sempre più spesso – ha scitto in una nota il consigliere dem -. Sindaci e amministratori sono ogni giorno sul fronte, si prendono responsabilità e mettono, come nel caso di Cristiano Tiussi che conosco bene, tutta la propria disponibilità all’ascolto. Ma certi vili non sono abituati al confronto né a mostrare la faccia. Serve una rinascita culturale per rifare forza e rispetto alle istituzioni ed emarginare chi non sa cosa significhi essere cittadino”.