Immigrazione clandestina, assolti dopo 13 anni

Erano stati accusati per fatti accaduti tra il 2004 e il 2008: 8 imprenditori, tre dei quali friulani, sono stati assolti dal Tribunale di Udine
Hubert Londero

Erano accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il Tribunale collegiale di Udine, presieduto da Paolo Alessio Vernì, assolve tutti e 8 gli imputati perché il fatto non sussiste. E’ questa la conclusione del processo, partito nel Tribunale di Tolmezzo e poi approdato in quello di Udine, che vedeva accusati tre imprenditori friulani e 5 tra bosniaci e croati. Per quanto riguarda i friulani, si tratta di Pierangelo Scaiola, socio amministratore di Tuttomeccanica, Fabrizio Rodaro socio amministratore di Nuovameccanica 2001 e Silvio Turello, legale rappresentante di Tuttoservice, tre aziende con sede a Buja. 

Nel complesso, agli 8 imputati era stato contestato di aver procurato l’ingresso e la permanenza in Italia, tra il 2004 e il 2008, di 35 operai extracomunitari utilizzando contratti d’appalto e di distacco ideologicamente falsi, aggirando i vincoli dettati dal regime delle quote d’immigrazione. 

“Operando sinergicamente, le difese – spiegano gli avvocati Giovanni Stellato e Paolo Del Zilio, difensori di Rodaro e di Scaiola – hanno provato che i contratti d’appalto erano genuini e che le aziende straniere esercitavano sui propri lavoratori il necessario potere direttivo e organizzativo”. 

“Esprimiamo soddisfazione – aggiungono gli avvocati Vincenzo Cinque e Paolo Marinig, difensori di parte degli imputati stranieri – per l’esito di un processo conclusosi 13 anni dopo i fatti contestati. Attendiamo di leggere le motivazioni”. 

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