Erano accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il Tribunale collegiale di Udine, presieduto da Paolo Alessio Vernì, assolve tutti e 8 gli imputati perché il fatto non sussiste. E’ questa la conclusione del processo, partito nel Tribunale di Tolmezzo e poi approdato in quello di Udine, che vedeva accusati tre imprenditori friulani e 5 tra bosniaci e croati. Per quanto riguarda i friulani, si tratta di Pierangelo Scaiola, socio amministratore di Tuttomeccanica, Fabrizio Rodaro socio amministratore di Nuovameccanica 2001 e Silvio Turello, legale rappresentante di Tuttoservice, tre aziende con sede a Buja.
Nel complesso, agli 8 imputati era stato contestato di aver procurato l’ingresso e la permanenza in Italia, tra il 2004 e il 2008, di 35 operai extracomunitari utilizzando contratti d’appalto e di distacco ideologicamente falsi, aggirando i vincoli dettati dal regime delle quote d’immigrazione.
“Operando sinergicamente, le difese – spiegano gli avvocati Giovanni Stellato e Paolo Del Zilio, difensori di Rodaro e di Scaiola – hanno provato che i contratti d’appalto erano genuini e che le aziende straniere esercitavano sui propri lavoratori il necessario potere direttivo e organizzativo”.
“Esprimiamo soddisfazione – aggiungono gli avvocati Vincenzo Cinque e Paolo Marinig, difensori di parte degli imputati stranieri – per l’esito di un processo conclusosi 13 anni dopo i fatti contestati. Attendiamo di leggere le motivazioni”.