«Imparare è la cosa più importante», laurea honoris causa a Giovanni Battista Colussi

L’Università di Udine ha conferito oggi la laurea magistrale honoris causa in Ingegneria meccanica a Giovanni Battista Colussi, 70 anni di Casarsa della Delizia, inventore e imprendi...
Daniele Micheluz
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L’Università di Udine ha conferito oggi la laurea magistrale honoris causa in Ingegneria meccanica a Giovanni Battista Colussi, 70 anni di Casarsa della Delizia, inventore e imprenditore leader a livello mondiale nel settore dei sistemi di lavaggio e sanitizzazione industriale. Il massimo titolo accademico onorifico è stato assegnato a Colussi, come recita la motivazione, quale riconoscimento “al profilo professionale, alle competenze maturate, alla capacità tecnica e imprenditoriale, alla creatività e all’ingegno, alla capacità di promuovere innovazione di prodotto e di processo”. L’assegnazione della laurea era stata proposta dal Dipartimento politecnico di ingegneria e architettura. 

Le sue intuizioni, «nate dall’osservazione della realtà, dall’esperienza o per caso», hanno dato luogo a idee e progetti. “Imparare – ha spiegato Colussi durante la lectio magistralis – è la cosa più importante. Deve essere il nostro obiettivo, sempre”.

La cerimonia di proclamazione si è aperta con gli interventi del rettore Roberto Pinton

“Con il conferimento della laurea honoris causa – ha detto Pinton – si riconoscono non soltanto i risultati dell’esperienza professionale o il successo imprenditoriale, ma anche i valori che sono alla base dell’operato di chi  riceve l’onorificenza». Nel caso di Colussi, ha sottolineato il rettore, «credo che la curiosità, che porta all’osservazione attenta della realtà e alla continua ricerca di ulteriore apprendimento, sia il miglior substrato su cui una spiccata e innata intuizione ha potuto tradursi in creatività». Queste doti sono di esempio e stimolo per quei giovani che si accingono ad affrontare una sfida impegnativa come un percorso universitario o lavorativo”.

La laudatio di Marco Sortino

(professore di tecnologie e sistemi di lavorazione, ha tracciato)

“Giovanni Battista Colussi: dalla tradizione all’eccellenza nel lavaggio industriale”, la storia personale e professionale di Colussi. Un «esempio eccelso di imprenditore e innovatore» dotato di «capacità,…passione e…visione». In particolare, ha descritto le principali invenzioni che poi hanno dato luogo a specifici impianti e attrezzature per il lavaggio e la sanitizzazione di prodotti e attrezzature nei diversi ambiti richiesti. Tutto è partito dal brevetto (1981) dell’impianto automatizzato per il lavaggio dei prosciutti crudi per una nota azienda di San Daniele del Friuli, «una svolta storica per il settore». Da allora, «la quasi totalità del prosciutto crudo prodotto nel mondo viene trattato con impianti della Colussi Ermes». Dal 1983, anno in cui Colussi iniziò a condurre l’azienda, la produzione prese a diversificarsi nei vari comparti dell’alimentare con richieste da tutto il mondo. L’azienda venne scelta dalla maggior parte del mercato alimentare e dai marchi più prestigiosi. 

Nei decenni successivi, Colussi ha continuato incessantemente l’attività di ricerca e innovazione diventando autore di diversi brevetti, «espandendo le proprie soluzioni verso nuovi mercati e, nel contempo, perseguendo la riduzione dei consumi di acqua, energia e detergenti». Si va dai sistemi di lavaggio e sanitizzazione degli stampi di policarbonato per l’industria del cioccolato e del dolciario in generale, a quelli per i formaggi gorgonzola, grana padano e parmigiano reggiano, dagli impianti dedicati allo speck dell’Alto Adige a quelli per i salumi o per la bresaola della Valtellina, da quelli per cassette e cassoni per la frutta e la verdura, fino alle specifiche attrezzature per l’industria farmaceutica.

«Non a caso – ha sottolineato il laudatore – i principali marchi mondiali del settore alimentare considerano la Colussi Ermes …un partner da coinvolgere fin dalle prime fasi di sviluppo di nuovi impianti e prodotti». Infatti, ha spiegato Sortino, «quello che più colpisce di queste macchine è la loro apparente semplicità». Ma è proprio merito di Colussi «aver reso semplice ciò che prima era ritenuto complicato o impossibile». Il suo «percorso professionale dimostra – ha evidenziato infine Sortino – la capacità superiore individuale di congegnare sistemi meccanici innovativi…Le sue intuizioni e invenzioni hanno significativamente contribuito all’aumento dell’efficienza nei settori di applicazione dei suoi ritrovati, che sono divenuti eccellenza riconosciuta a livello mondiale».


 

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