L’impatto dell’Adunata: indotto da 120 milioni di euro

Al via lo studio dell'Ateneo di Udine grazie a un gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze economiche e statistiche
Redazione
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Interviste video di Daniele Paroni

Stimare gli impatti economici, sociali e ambientali dell’Adunata Nazionale degli Alpini che si terrà a Udine dall’11 al 14 maggio. È l’obiettivo del progetto di ricerca avviato dall’Università di Udine con una convenzione tra l’Associazione nazionale alpini e il Dipartimento di Scienze economiche e sociali dell’Ateneo. Si tratta infatti di un evento in grado di attrarre un rilevante flusso di partecipanti; al momento le previsioni sono di oltre mezzo milione di presenze attese.

L’accordo è stato sottoscritto oggi, 23 marzo, a Palazzo Antonini Maseri a Udine, sede del rettorato. Erano presenti alla firma il rettore e il prorettore, Roberto Pinton e Andrea Cafarelli; il presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero; il direttore del Dipartimento, Marcellino Gaudenzi; la responsabile scientifica del progetto, Cristiana Compagno, già rettrice dell’Ateneo friulano.

Il progetto è articolato in due fasi. La prima fase della ricerca, che prenderà il via nei prossimi giorni, vedrà una rilevazione finalizzata a monitorare i comportamenti attesi dagli alpini in termini di volontà e capacità di spesa (quando si prevede di spendere per vitto, alloggio, merchandising, visite culturali ecc.) e permanenza sul territorio. La seconda fase, subito dopo l’adunata, prevede una rilevazione per indagare le dimensioni chiave dell’esperienza: la spesa sostenuta in città e sul territorio dai partecipanti, l’impatto ambientale e i fattori di sostenibilità dell’evento. Tutto questo darà un quadro del flusso monetario generato dall’adunata sul territorio udinese e, più in generale, regionale.

Il progetto si concentra inoltre sulla rilevazione delle impressioni, emozioni, sensazioni (sentiment) della società locale, che verrà esaminato attraverso focus group indirizzati a molteplici stakeholder. Saranno rappresentati, in particolare, i servizi pubblici, il commercio, la ristorazione e, naturalmente, la cittadinanza. Tramite questionario e focus group si indagherà anche la rilevanza sociale dell’adunata. In termini di spinta alla partecipazione e di ciò che la stessa lascia ai partecipanti e alla comunità: senso di appartenenza, solidarietà, vicinanza tra generazioni, valori condivisi di pace e serenità.

Le varie modalità di ricerca verranno gestite grazie al supporto dei più recenti strumenti tecnologici. In particolare, in entrambe le fasi di studio il questionario verrà diffuso a livello nazionale tramite l’app “Adunata Alpini” dell’Ana. In questo modo il potenziale bacino di intervistati sarà di centinaia di migliaia di persone con una previsione di raccolta di diverse migliaia di questionari validi. I risultati dell’indagine saranno disponibili in tempo reale grazie all’adozione di strumenti informatici ad hoc messi a disposizione dell’Ateneo. La sinergia con l’Associazione nazionale alpini e con le sue strutture tecnologiche permetteranno l’accesso a un bacino di potenziali partecipanti estremamente ampio, che consentirà la creazione di un campione fortemente rappresentativo della popolazione delle penne nere.

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