I Carabinieri dell’aliquota radiomobile di Sacile hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone due persone per guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche.
Vediamo cosa è successo.
Nei giorni scorsi, alle 5.40, a Porcia, in corso Italia, i militari sono intervenuti a seguito di un incidente che ha visto coinvolto un ciclista rimasto infortunato; un 35enne di origini indiane residente a Fontanafredda aveva perso, infatti, il controllo del proprio “velocipede“, finendo fuori strada ed era stato soccorso dai sanitari che lo hanno portato in ospedale; è stato sottoposto ad accertamenti e prelievi finalizzati a verificarne l’eventuale assunzione di sostanze alcoliche o stupefacenti. A distanza di giorni sono arrivati gli esiti delle analisi che attestano un valore di alcolemia nel sangue pari a 1,99 g/l.
Anche alla guida di velocipedi il Codice della Strada prevede la violazione penale dell’articolo 186 comma 2 “guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche” se il conducente ha valori di alcolemia che superano 0,5 g/l, la patente di guida non viene ritirata ma si deve affrontare il relativo procedimento penale.
Il 15 ottobre, poi, alle 19.20 a Sacile, lungo la statale 13 Pontebbana (incrocio con via Bandida), i militari intervenivano per i rilievi di un incidente stradale che vedeva coinvolti tre veicoli; emergeva che la responsabilità del sinistro era da attribuire a una 37enne di Fontanafredda che, alla guida di una Peugeot, di proprietà di una altra persona, aveva tamponato il veicolo Peugeot 206 che la precedeva, condotto da un 52enne di Sacile, fermo a centro strada per svoltare a sinistra. L’uomo tamponato riportava varie lesioni giudicate con prognosi di 60 giorni.
La Peugeot, a causa dell’impatto, collideva a sua volta frontalmente con una Ford condotta da un 73enne (rimasto incolume) che sopraggiungeva dall’opposto senso di marcia. La 37enne palesava subito i sintomi di chi ha abusato di sostanze alcoliche (occhi ludici, alito dal forte odore alcolico, eccessiva euforia, equilibrio precario): le sue condizioni erano tali che all’esito positivo del precursore, per ben 9 volte effettuava le prove con l’etilometro in modo irregolare o le interrompeva per insufficiente volume dell’aria espirata.
Oltre al ritirio della patente di guida le veniva contestato l’articolo 186 comma 7 del Cds “rifiuto dell’accertamento dello stato di ebbrezza alcolica”; dovrà rispondere anche del reato di “lesioni personali stradali gravi” per le numerose lesioni riportate dal conducente del veicolo tamponato.