In Fvg i redditi più bassi del Nord, Moruzzo si conferma il comune più ricco

Indagine di Ires Fvg sulle dichiarazioni Irpef 2020. Sul podio - a sorpresa - Dolegna
Redazione

Il Friuli Venezia Giulia, in base alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche presentate nel 2020 (e riferite all’anno precedente), si conferma al nono posto a livello nazionale, ultima tra le regioni del Nord subito dopo la Liguria, con un reddito complessivo medio di 22.730 euro (contro i 22.561 dell’anno precedente). La Lombardia è la regione più “ricca” con una media di 25.776 euro, mentre in fondo alla graduatoria si colloca la Calabria con 15.595 euro.
Lo rende noto una rielaborazione dell’Ires Fvg curata dal ricercatore Alessandro Russo su dati del ministero dell’Economia e delle Finanze. Il reddito imponibile medio (che non comprende quindi gli oneri deducibili) in Fvg è invece pari a 21.807 euro (contro una media nazionale di 20.991 euro). A livello provinciale Trieste presenta il valore più elevato, ossia un reddito imponibile medio pari a 23.403 euro, mentre Gorizia registra quello più basso (20.892 euro). Trieste risulta anche la decima provincia a livello nazionale (l’anno precedente era undicesima) e la seconda del Nordest dopo Bolzano; al contrario Rovigo si colloca all’ultimo posto, essendo una delle più “povere” di tutto il Nord.

Anche nel 2020 è aumentato il numero di contribuenti

Fino al 2016 il numero dei contribuenti era in continua diminuzione nella nostra regione, essendo passato da circa 970.000 nel 2009 a meno di 920.000 (una differenza di quasi 50.000 unità, pari a una flessione del -5,1%). Nel 2017 si è finalmente arrestata tale tendenza negativa ed è cominciata una fase espansiva che ha portato l’anno scorso i contribuenti a quota 937.104. L’andamento degli anni più recenti è attribuibile alla ripresa dell’occupazione dipendente (quasi 510.000 unità), mentre continua a diminuire il numero di pensionati (sono meno di 355.000). Si ricorda che le dichiarazioni analizzate si riferiscono all’anno d’imposta 2019, quindi riflettono la situazione precedente l’emergenza sanitaria tuttora in atto, che ha avuto pesanti ripercussioni anche sull’economia e sul mercato del lavoro.

La distribuzione dei contribuenti regionali in classi di reddito complessivo mostra che il 36,8% si colloca al di sotto dei 15.000 euro, mentre lo scaglione con la frequenza più elevata è quello tra 15.000 e 26.000 euro (che include il 33,3%). Poco più di 42.000 contribuenti (pari al 4,5%), infine, in regione dichiarano più di 55.000 euro; tra questi solo 6.322 (lo 0,7%) totalizzano più di 120.000 euro.

Il bonus Irpef da 80 euro

Il credito denominato “Bonus Irpef” di 960 euro, introdotto nel 2014 e riconosciuto ai titolari di reddito da lavoro dipendente e di alcuni redditi assimilati (la cui imposta sia di ammontare superiore alle detrazioni per lavoro dipendente), è stato oggetto di modifiche nel 2018 per quanto riguarda le soglie di fruibilità: ora l’importo di 960 euro spetta ai contribuenti con reddito fino a 24.600 euro, poi viene proporzionalmente ridotto per i redditi fino a 26.600 euro. Dalle dichiarazioni presentate nel 2020 a livello nazionale risultavano oltre 12 milioni di soggetti a cui spettava il bonus, per un ammontare di più di 9,9 miliardi di euro (in media 816 euro procapite). In Fvg i beneficiari sono stati 281.254 (pari al 55,2% dei dipendenti), per un totale di quasi 230 milioni di euro (pari a 816 euro procapite). Occorre anche sottolineare che, sempre in Fvg, per 40.777 contribuenti (pari al 14,5%) si è alla fine verificata una restituzione parziale (o totale) del bonus, in quanto non effettivamente spettante. A livello nazionale 1,7 milioni di soggetti hanno dovuto restituire integralmente o parzialmente il bonus ricevuto. Il datore di lavoro provvede infatti ad erogare su base mensile il bonus ai contribuenti che ne hanno diritto in base alle informazioni in suo possesso; successivamente, in sede di dichiarazione, è necessario procedere al ricalcolo del credito spettante tenendo conto di tutti i redditi.

I dati comunali

L’analisi comunale, basata sul reddito imponibile medio (l’unico disponibile a tale livello territoriale), vede ai primi posti in Italia due comuni lombardi: Basiglio (primo con 48.507 euro per oltre 5.600 contribuenti) e Cusago (terzo con 39.674 euro); nella seconda posizione si trova Lajatico in provincia di Pisa (48.485 euro). Il primo tra i capoluoghi di provincia è Milano che, con 34.189 euro in media per oltre un milione di contribuenti, si colloca all’undicesimo posto.

In Fvg il comune di Moruzzo si conferma al primo posto (e 33esimo a livello nazionale, mentre l’anno precedente era 56esimo) con 29.739 euro di media, seguito da Pagnacco (25.983), Dolegna del Collio (25.644) e Duino-Aurisina (24.996); al quinto posto c’è Udine (l’anno scorso era terza). Le ultime posizioni sono occupate prevalentemente dai Comuni delle Valli del Natisone (in particolare Drenchia, Grimacco, Stregna, e Savogna tra gli ultimi dieci), dove la quota dei redditi da pensione è particolarmente elevata e i valori medi sono inferiori a 16.000 euro.

Nelle ultime tabelle vengono infine presentati i dati comunali completi per ognuna delle quattro province della regione, ordinati in base al reddito imponibile medio.

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