Indennità più alte per i primi cittadini del Fvg: 500 euro lordi per i sindaci delle grandi città

Nei comuni più piccoli l'aumento scende a circa 300. Il Consiglio delle Autonomie locali ha esaminato favorevolmente la proposta dell'Anci
Redazione

Il Consiglio delle Autonomie locali questa mattina ha esaminato favorevolmente il provvedimento che innalza le indennità dei sindaci e degli assessori, frutto di una mediazione avvenuta con lo stesso Cal e Anci su un tema fortemente sentito dagli amministratori locali. La forbice delle indennità lorde dei sindaci passa quindi da 1.206 euro a 1.568 nei Comuni più piccoli e da 6.315 a 6.820 euro nelle grandi città. “Va considerato che in caso di sindaco lavoratore dipendente l’importo viene diminuito di un quinto e nella maggior parte dei casi parliamo di sindaci che non scelgono l’aspettativa” ha ricordato Roberti.

Il Cal ha espresso parere favorevole anche ai provvedimenti della giunta regionale in materia di sostegno ai Comuni per agevolazioni fiscali per attività commerciale, al fondo relativo alla componente variabile degli stipendi del comparto, al programma immigrazione 2021 e all’aumento delle indennità dei sindaci.

In apertura di seduta l’assessore alle Finanze, Barbara Zilli, ha inoltre illustrato al Cal gli emendamenti che hanno innalzato il valore della manovra di assestamento, portandola a 321 milioni di euro. Come ha ricordato l’assessore “la giunta ha inteso favorire gli investimenti pubblici e privati intervenendo in maniera straordinaria su attività produttive e turismo, sul settore lattiero – caseario, sugli investimenti in sanità e in infrastrutture, in particolare su attività portuali, edilizia scolastica, sistema casa”. “Agli Enti locali è stato dedicato, tra gli altri provvedimenti, un importante Fondo progettazione che sarà discusso in Aula e servirà ad agevolare la predisposizione di progetti per consentire ai Comuni di guadagnare posti in graduatoria quando arriveranno le ingenti risorse del Pnrr, su cui bisogna farsi trovare pronti con opere da realizzare in tempi brevi” ha rimarcato Zilli.

Quanto ai provvedimenti su cui il Cal era chiamato ad esprimersi, il primo è stato illustrato dall’assessore alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, ovvero il Regolamento contenente criteri e modalità per il sostegno finanziario a favore dei Comuni che realizzano misure di vantaggio fiscale per favorire l’occupazione e l’utilizzo dei locali a destinazione commerciale e dell’artigianato di servizio. “Con questa norma, che attua un provvedimento contenuto in SviluppoImpresa – ha specificato Bini -, intendiamo favorire l’insediamento di attività in immobili sfitti da almeno 24 mesi. Si tratta in particolare di immobili di categoria C1, ovvero negozi, C2 magazzini e locali di deposito, e C3 laboratori per arti e mestieri, che possono riattivare il tessuto economico soprattutto nei piccoli Comuni. Agevolazioni sono previste anche per le riduzioni del canone di locazione rispetto all’importo dovuto nell’annualità precedente”. Il Cal ha espresso parere favorevole unanime.

Parere favorevole (con la sola astensione del Comune di Azzano Decimo) anche per il programma immigrazione illustrato dall’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti. “Il Programma si concentra soprattutto sul rimborso agli Enti locali delle spese sostenute per la gestione dei minori stranieri non accompagnati e dei neo maggiorenni che intendano proseguire il percorso di studi, voci che hanno subito un incremento considerevole dei costi a causa della pandemia – ha spiegato Roberti -. Il programma mette quindi a disposizione oltre 6,2 milioni di euro cui si aggiungono in assestamento 4,28 milioni, per coprire le spese sostenute nel terzo trimestre 2020. Con questo provvedimento complessivo, speriamo di riuscire a dare copertura almeno a tutto il terzo trimestre del 2021”. Altre misure riguardano il progetto nazionale di rete contro la tratta, di cui il Friuli Venezia Giulia è capofila (150mila euro), il bando per l’integrazione scolastica (500mila euro), il contrasto al fenomeno della radicalizzazione nelle scuole e nelle carceri (120mila euro).

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