Trovato questa mattina il corpo dell’escursionista tedesca precipitata sulle Alpi Giulie, nel gruppo delle Ponze. La donna era stata vista ieri precipitare da un’amica connazionale che aveva telefonato al Nue 112 in stato di choc. Le speranze di trovarla in vita erano pressoché pari allo zero, come poi confermato dal rinvenimeno del corpo avvenuto dopo ore di ricerche, partite immediatamente subito dopo l’allarme.
La donna, 57 anni, era caduta in una zona molto impervia e franosa, mentre percorreva il sentiero che dal Rifugio Zacchi conduce verso la cosiddetta Porticina e quindi in territorio sloveno.
Per i soccorsi nel Gruppo del Mangart nel Tarvisiano hanno partecipato gli uomini della stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino e Speleologico, unitamente al personale della Guardia di Finanza di Sella Nevea e agli elicotteri della centrale operativa sanitaria di Udine e della Protezione Civile. Sul versante sloveno, invece, il Soccorso Alpino Sloveno aveva inviato sul posto un proprio elicottero per recuperare la compagna in stato di shock, condotta in seguito al poliambulatorio di Tarvisio.
La salma è stata individuata poco dopo mezzogiorno. Pare sia precipitata lungo un costone per 100 metri. È morta sul colpo.
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