Si è aperto oggi il termine per inoltrare online all’INPS le domande per ottenere l’indennità, pari a 600 euro, prevista dal decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020 (Decreto Cura Italia) per i professionisti e i lavoratori autonomi. Le domande possono essere inviate collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato che compare sulla Home page del sito www.inps.it. Visti i numerosi problemi al sito, spesso in down, l’Agenzia delle Entrate ha confermato che non ci sarà alcun ordine cronologico e che si potranno effettuare comodamente anche nei giorni successivi.
Sul tema è intervenuto con una nota il deputato di Fratelli d’Italia Walter Rizzetto, capogruppo della Commissione lavoro alla Camera e coordinatore del Friuli Venezia Giulia per il partito: “Non è possibile farsi trovare sempre impreparati nel riconoscere un servizio ai cittadini – spiega l’onorevole friulano-. Era prevedibile che dal primo giorno ci sarebbero state richieste a pioggia per ottenere l’indennità, trattandosi di misure coperte da risorse finanziarie limitate e quindi non garantite a tutti. L’Inps doveva predisporre un sistema adeguato per ricevere le domande, invece da stamattina i cittadini sono alle prese con un sito bloccato. A ciò si aggiungono gravi episodi di violazione della privacy dei dati dei richiedenti, che risultano incomprensibilmente visibili ad altri utenti. Tra l’altro – conclude Rizzetto-, questo accade con un Garante della Privacy ancora da rinnovare, dopo mesi di assurdi rinvii per procedere alle nuove nomine dei componenti. Tutto in danno degli interessi dei cittadini a cui si stanno chiedendo solo enormi sacrifici in questo periodo di emergenza, senza riconoscergli adeguati servizi e tutele.”
Le istruzioni, i requisiti e la modalità di richiesta sono illustrate nella circolare n. 49/2020. L’indennità non concorre alla formazione del reddito ed è prevista in favore di:
- liberi professionisti titolari di partita iva attiva al 23 febbraio, che non siano titolari di pensione né iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie
- lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa attivo al 23 febbraio, che non siano titolari di pensione né iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie; lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’AGO, che non siano titolari di pensione né iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie (sono compresi anche gli iscritti alla gestione autonomi commercianti oltre che alla previdenza integrativa obbligatoria presso l’Enasarco)
- lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, che non siano titolari di pensione diretta e non abbiano rapporti di lavoro al 17 marzo 2020
- lavoratori del settore agricolo purché abbiano svolto nel 2019 almeno 50 giornate di effettivo lavoro agricolo e non siano titolari di pensione diretta; lavoratori dello spettacolo non titolari di trattamento pensionistico diretto, con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 allo stesso Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, corrispondenti a un reddito non superiore a 50.000 euro.
Per il periodo in cui si percepisce l’indennità non è riconosciuto l’accredito di contribuzione figurativa, né il diritto all’assegno per il nucleo familiare. La domanda per ottenere il Bonus potrà essere presentata esclusivamente per via telematica, avvalendosi di una delle seguenti modalità:
- collegandosi con il sito dell’Istituto e utilizzando l’apposito servizio, cliccando sul banner dedicato presente sulla Home page. Per questa prestazione è previsto l’utilizzo del PIN semplificato. La domanda di Bonus può essere fatta anche con SPID, CIE, CNS
- tramite il Contact center integrato, chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante)
- tramite i Patronati.