Interventi di restauro documentale in Biblioteca civica di Pordenone

Lo scorso anno recuperati 18 documenti del pittore Michelangelo Grigoletti e 10 dello scultore Antonio Marsure
Redazione

Fra le attività della Biblioteca civica di Pordenone sono particolarmente significativi il recupero e la valorizzazione delle fonti storiche della città. Nel corso degli anni, attraverso acquisti e donazioni, si è formato un consistente patrimonio, costituito dalle pubblicazioni riguardanti il territorio regionale, datate a partire dal XVI secolo e dalla documentazione archivistica compresa fra il XIV secolo e il 1805. Il tutto è conservato nella sezione Locale della Biblioteca e può essere consultato. All’attività di acquisizione, si affianca quella del restauro dei materiali, con particolare attenzione alle pubblicazioni di fine ‘800 e inizi ‘900 che, a causa dei processi di produzione della carta dell’epoca, risultano particolarmente fragili, friabili al tatto e soggetti al degrado chimico. Negli ultimi anni è stato completato il restauro e la digitalizzazione di due riviste, “Il Noncello” e “Il Tagliamento”.

Quest’ultimo è stato il primo periodico settimanale pubblicato dato alle stampe il 12 agosto 1871 a Pordenone che si qualificò come “organo del Friuli Occidentale”. Di matrice liberale, “Il Tagliamento” fu inizialmente diretto da Enea Ellero dei Mille, reduce dalle spedizioni garibaldine e venne pubblicato per 45 ininterrotti anni sino alla numero del 27 ottobre del 1917 che coincise con i giorni della disfatta di Caporetto. La biblioteca conserva buona parte dei numeri editi, tra copie originali e microfilm. L’ultimo intervento di recupero, finanziato dalla Fondazione Friuli nel 2019 nell’ambito del Bando Restauro, ha riguardato l’annata 1890 che, come per le pubblicazioni precedentemente restaurate, ora è conservata in singoli fascicoli raccolti in contenitori chimicamente idonei Grazie al contributo economico della Fondazione Friuli, nel 2020 sono state recuperati i diplomi di studio e d’onore di due tra i maggiori artisti nati a Pordenone, 18 del pittore Michelangelo Grigoletti e 10 dello scultore Antonio Marsure. Del primo è aperta al pubblico la mostra allestita al Museo civico d’arte Ricchieri, artista considerato una figura eminente del panorama della pittura veneta della metà dell’Ottocento.

In biblioteca, sono conservati i diplomi di aggregazione alle più famose Accademie del tempo, quella pontificia, la fiorentina e la bolognese: tutti sono ora conservati, dopo i restauri, in singole buste acid-free. In archivio si conservano i documenti di Antonio Marsure, artista legato al clima culturale del Friuli, il cui apporto è stato riscoperto nel corso della seconda metà del Novecento. “Gli interventi di restauro – afferma l’Assessore alla cultura Pietro Tropeano – rientrano in un ampio programma di recupero e conservazione del materiale posseduto, che la Biblioteca ha avviato da diversi anni. Si tratta di documenti di grande importanza, in quanto appartenenti al lascito testamentario di Michelangelo Grigoletti e che, insieme alle opere donate da lui e dai suoi eredi al Comune, costituiscono il primo nucleo del Museo civico d’Arte di Palazzo Ricchieri, che ospita nelle sue sale – fino al 1 agosto – una mostra dedicata all’artista.”

“L’azione di conservazione bibliografica – afferma il presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini – fa parte delle linee strategiche di salvaguardia e di valorizzazione delle risorse culturali del territorio che, come nel caso della Biblioteca civica di Pordenone, vengono messe a disposizione degli studiosi e dei lettori. Un patrimonio di identità storica che viene tutelato per le future generazioni”.

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