Il piano sembrava perfetto: prendere il capitale dai conti della società per cui lavorava, investirli all’estero in operazioni facili e redditizie, restituire il capitale all’azienda a stretto giro di posta trattenendo il guadagno. Peccato che quegli investimenti fossero in realtà una truffa e la possibilità di fare soldi facili solo un’illusione. Protagonista della vicenda è Maria Luisa Zorza, 53enne di San Daniele, che oggi ha patteggiato 11 mesi di reclusione, pena sospesa, davanti al gup di Udine Emanuele Lazzaro.
Tutto è accaduto nel 2021. La donna, dotata di una procura speciale, ha spostato a più riprese 105mila euro di una società di Udine specializzata in prevenzione e sicurezza sul lavoro sui propri conti, per poi girarli sui conti esteri intestati a società fittizie. A ottobre la 53enne ha ammesso le proprie responsabilità in merito agli ammanchi e restituito quanto poteva, circa il 20% della somma sottratta.
“La signora – dice il difensore, l’avvocato Cristian Riva – è stata vittima di una truffa internazionale che va ben oltre il caso in questione, nella quale presumibilmente sono cadute molte altre persone. E’ stato un vero e proprio abbaglio – conclude – dovuto alla capacità di raggiro dei truffatori”.