Italia blindata per le festività. ‘Natale nemmeno con i tuoi’

Aldilà degli scenari di criticità e dei colori delle singole regioni, il DL vale per tutto il territorio nazionale ed è stato già pubblicato in Gazzetta
Alessandra Salvatori
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E’ arrivata alle 2.30 della scorsa notte negli uffici di Trieste la bozza del nuovo Dpcm, che sarà in vigore da domani e fino al 15 gennaio. Tempistiche che non fanno altro che infuocare il confronto già rovente tra Governo e Regioni.

E’ previsto anche un ‘pacchetto’ di interventi per Natale, validi dal 21 dicembre al 6 gennaio. Ritorno in classe al 50% per gli studenti delle scuole superiori a partire dal 7 gennaio. E dallo stesso giorno potranno riaprire gli impianti sciistici. Spostamenti vietati dal 2i dicembre al 6 gennaio. Ancora chiusi nel weekend e nei giorni di festa i centri commerciali. Queste alcune delle misure contenute nella bozza. Per quanto riguarda le scuole superiori, il documento prevede che dalla ripresa delle lezioni dopo l’Epifania sia garantita l’attività didattica in presenza per la metà degli studenti.

Natale e Capodanno saranno blindati nei confini comunali. Dal 21 dicembre al 6 gennaio, infatti, non ci si potrà spostare da una regione all’altra e sarà vietato raggiungere le seconde case. I viaggi saranno dunque concessi fino al 20 gennaio: già da domenica prossima, dopo il nuovo report dell’Istituto superiore della sanità e il passaggio di diverse regione da arancioni a gialle, potrebbe crearsi un corridoio lungo l’Italia che agevolerebbe gli spostamenti. Poi c’è il tema del coprifuoco durante il periodo delle festività. Scatterà sempre alle 22 e proseguirà fino alle 5 del mattino, con l’unica eccezione di Capodanno, quando il coprifuoco cesserà due ore dopo, alle 7.00. Sul fronte del commercio, la bozza prevede che i centri commerciali restino chiusi nei fine settimana e nei giorni festivi. I negozi potranno mantenere le serrande alzate fino alle 21.

Per quanto riguarda la stagione sciistica, la bozza del Dpcm prevede la riapertura per gli amatori dal 7 gennaio, con l’adozione di linee guida di Regioni e Province autonome validate dal Comitato tecnico scientifico. Fino all’Epifania, invece, gli impianti possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale.

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