Jacobs, un oro olimpico partito da Gorizia. Ora si tifa per Milan e Genzo

C’è il goriziano Paolo Camossi dietro l’oro olimpico di Jacobs nei 100 metri.
Francesca Spangaro

“Vincere una medaglia olimpica da tecnico è ancora più bello che vincerla da atleta”. Dietro la storica vittoria di Jacobs nei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo c’è il lavoro del goriziano Paolo Camossi, già campione mondiale indoor di salto triplo. Per lui e per il campione olimpico Gorizia ha pronto il sigillo della città.

Olimpiadi ora, con diversi friulani in gara dopo le medaglie d’oro nel weekend. Su pista Jonathan Milan ha fatto segnare il record italiano con la nazionale di inseguimento a squadre, mentre la triestina Francesca Genzo è arrivata seconda in batteria nella canoa sprint, entrando in semifinale.

3’45″895. E’ il nuovo record italiano quello fatto segnare da Francesco Lamon, Simone Consonni, Filippo Ganna e il buiese Jonathan Milan nella batteria di inseguimento a squadre su pista alle Olimpiadi di Tokyo 2020: una super gara sui 4 chilometri, che permette al quartetto di accedere alle semifinali e puntare dritti ad una medaglia.

Una prestazione da incorniciare per i quattro, che per un tratto di gara sono stati i più veloci di tutti: la Nuova Zelanda, quella che sarà avversario per la vittoria finale, si è piazzata alle spalle degli azzurri di una manciata di centesimi. Più forte di tutti la Danimarca invece, nuovo record olimpico e a un passo dal record mondiale. I danesi affronteranno la Gran Bretagna, arrivata quarta. Milan e compagni, in caso di vittoria contro i neozelandesi, potranno accedere alla finale per l’oro, altrimenti potranno puntare alla medaglia di bronzo.

Semifinale anche per la triestina Francesca Genzo nella canoa sprint, seconda in batteria sui duecento metri, dietro solamente alla danese Jorgensen.

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