“Alla luce dei dati provenienti dai tamponi effettuati, giunge notizia che 9 ospiti del Cara di Gradisca di Isonzo sarebbero risultati positivi al Covid-19. Anche se spostati nella tensostruttura allestita nel Centro, attualmente nessuno è sottoposto a quarantena e dunque sono liberi di girovagare sul nostro territorio mettendo a rischio la salute pubblica. Chiedo che intervengano quanto prima le Istituzioni competenti, in primis Ministro degli Interni e prefettura, affinché il Cpr-Cara venga dichiarato Zona Rossa”. A chiedere l’istituzione della Zona Rossa attraverso una nota stampa è il consigliere regionale della Lega, Diego Bernardis, che denuncia la notizia di 9 immigrati ospitati presso il Centro Accoglienza per richiedenti asilo di Gradisca d’Isonzo che sarebbero positivi al Coronavirus e l’urgente necessità di misure utili a limitare il diffondersi del contagio sul territorio goriziano.
A tal proposito Diego Bernardis aggiunge: “Dopo tutti i sacrifici che i cittadini del Friuli Venezia Giulia sono stati costretti a fare, e che tutt’ora fanno con encomiabile senso di responsabilità, senza contare i grandissimi danni patiti dalla nostra economia, occorre attuare tutte le misure necessarie per evitare che il maledetto virus possa correre e diffondersi sul nostro territorio. Pertanto ritengo opportuno e quanto mai urgente che gli immigrati clandestini e richiedenti asilo presenti presso il Cara-Cpr vengano sottoposti a quarantena, così come fanno tutti i cittadini italiani nel caso di positività”.
“Ancora una volta siamo costretti a pagare le conseguenze delle scellerate politiche immigrazioniste del Governo giallorosso che, tenendo spalancati i porti e i valichi di terra, lascia che in Italia arrivino quotidianamente migliaia di immigrati clandestini su cui non c’è alcuna certezza di negatività al virus ma che dobbiamo comunque mantenere a nostre spese nonostante, ancor più in questo periodo, le poche risorse disponibili sarebbe opportuno destinarle prima agli italiani” conclude la nota del consigliere regionale Diego Bernardis.