La novità: il ritorno del baco da seta in Friuli Venezia Giulia

Grazie al progetto Silk della cooperativa sociale Thiel, capofila del Gruppo Operativo. Con un finanziamento da oltre 275mila euro
Redazione

Ritorna il baco da seta in Friuli Venezia Giulia, grazie al progetto Silk della cooperativa sociale Thiel, capofila del Gruppo Operativo.

Con un finanziamento da oltre 275mila euro Silk è un progetto innovativo recentemente approvato e finanziato con oltre 275mila euro, dal Programma di Sviluppo Rurale (Psr) del FriuliVg.

Lo scopo è quello del rilancio della gelsi-bachicoltura regionale che ha previsto la formazione di un Gruppo Operativo (G.O.), nella sua variante dell’Associazione Temporanea di Scopo, formato da una rete di 8 soggetti.

Oltre alla cooperativa Thiel di Fiumicello, fanno parte del G.O.: l’Università di Udine, il Crea di Padova, lo Ial, la Cia, la Coldiretti, la cooperativa Contea di Gorizia e l’azienda agricola Piccola Fattoria Cumugnai di Aquileia.

Il progetto, dunque, mira a stimolare il tessuto sociale ed economico regionale per ciò che concerne la filiera della gelsi-bachicoltura, dalla produzione al mercato.

Il percorso all’interno del progetto si rivolge perciò sia ad aziende agricole, cooperative e disoccupati in quanto produttori che a potenziali consumatori di prodotti finali del baco da seta diversi dal filato.

Si sperimenteranno azioni di promozione di prodotti di alta qualità che il mercato locale ancora non conosce: in ambito cosmetico di cura della pelle e gastronomico. Il progetto è stato costruito sulla base del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, con l’obiettivo di avviare un percorso inclusivo, attento all’innovazione e il miglioramento della capacità produttiva, tramite lo sviluppo di un prototipo in grado di migliorare la produttività e le condizioni di lavoro degli operatori del settore.

La tradizione locale della gelsi-bachicoltura oltre ad aver lasciato in eredità in tutto il Nordest italiano migliaia di filari di gelsi protetti ma inutilizzati, ha trasmesso alle nostre generazioni memoria storica e orgoglio per un’attività che ha sostenuto l’economia locale fin dal XV° secolo quando la Serenissima rafforzò i ponti commerciali con l’estremo oriente.

A tal proposito, l’Università di Udine è già attiva con una mappatura del patrimonio arboreo regionale avente lo scopo di creare un modello di coltivazione del gelso che ottimizzi la produzione allungando, possibilmente, il periodo utile degli allevamenti.

Al termine del progetto Silk – previsto per gennaio 2022 – il G.O. conta di arrivare a un numero più cospicuo di almeno 20 aziende e 5 cooperative coinvolte. Le prossime settimane vedranno il G.O. impegnato a coinvolgere il tessuto economico locale per divulgare le proprietà benefiche dei prodotti derivati del bozzolo del baco da seta, prima di tutte la sericina, una proteina dalle riconosciute proprietà benefiche, utilizzata in ambito medico come substrato di crescita cellulare e, in quello cosmetico, come potente agente anti-età e anti-rughe contenuto in svariati prodotti.

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