Mazza da baseball in mano e un sound alla Salmo. Il Guru ha pubblicato il suo ultimo singolo. Si chiama “Udine 2.0” e in poco meno di 10 giorni ha già raccimolato solo su YouTube ben 10 mila visualizzazioni.
Il rapper friulano presenta il capoluogo friulano alla sua maniera, con un video e un brano prodotto da Jamie Fields per nulla patinato, quanto contemporaneo e in qualche modo ‘underground’.
“Sui tuoi radar Udine non esiste, ma da ubriachi siamo pericolosi”, questo l’incipit della canzone che trova forse nella strofa “Udine è il Diavolo insieme a Dio, più le bestemmie che le preghiere” una descrizione che offre la faccia di una medaglia che spesso preferiamo nascondere. Una città un po’ ai margini e una ‘visione’ in chiaro scuro che il cantante – mezzo friulano e mezzo colombiano -, ora trasferitosi a Milano, tiene a comunicare e sottolineare. Uno spaccato in chiaroscuro, tra alcol, bestemmie, armi, mazze da baseball e gli interventi delle forze dell’ordine. “L’idea di base – spiega a Telefriuli Antony Pali, questo il suo nome d’arte – era far emergere un’altra visione di Udine che inevitabilemnte va a scontrarsi con la visione elegante che in molti hanno”.
Il video ha attratto anche l’attenzione della testata di settore Rockit.
“Mi scappa anche un po’ da ridere pensando al rapporto tra l’immagine gangsta dei protagonisti del video e il fatto che stiano parlando di Udine e non del Bronx – scrive Vittorio Comand sul sito specializzato in musica, band e cantanti -. Poi, lo scenario cambia: una pistola viene caricata, parte un colpo e la strumentale esplode, andando a prendere in prestito oltremanica suoni grime e drill che non si sentono spesso da queste parti. In tutto questo, Il Guru, urlando, fa uscire tutta la sua bile nei confronti della città – “dalla noia qui ci si ammazza” è quello che tutti i giovani udinesi hanno pensato almeno una volta nella loro vita – e mi fa impazzire come funzioni bene il contrasto tra una traccia così violenta e la monotonia che attanaglia Udine per buona parte dell’anno “.
IL GURU
Il Guru (nome d’arte di Antony Pali) nasce ad Udine il 1988 da padre italiano e madre colombiana e si avvicina all’hip hop all’età di 13 anni. I primi passi al microfono li fa intorno ai 17 anni in una realtà come quella della provincia friulana dove il rap era un genere più che di nicchia. Nel 2013 Il Guru scrive e registra insieme al produttore Kappah il disco “Cemento Verde” che però non viene pubblicato fino al dicembre 2016 grazie all’aiuto dell’etichetta Glory Hole Records. Nel mezzo, Antony si trasferisce a Milano per dedicarsi il più possibile alla musica ed incontra Mr. Data del team Alucina Records con il quale realizza lo street album “Sangue Nero”. Il progetto cattura l’attenzione dell’etichetta Glory Hole che decide di stampare e pubblicare il disco nel maggio del 2016 a cui seguono “Cemento Verde” e il mixtape “Bombe A Mano 3”.