L’ha conosciuta spacciandosi per un agente dei servizi segreti e, terminata la relazione, l’ha molestata per mesi. Alla fine, lei si è rivolta a un centro antiviolenza. Lui, un napoletano di 34 anni, oggi è stato condannato per stalking a un anno e 8 mesi di reclusione dal giudice Roberto Pecile del Tribunale di Udine, raddoppiando la richiesta del pm.
Vittima delle persecuzioni è una donna residente a Udine, militare di professione. I due avevano cominciato la relazione nell’aprile 2019 per lasciarsi un anno dopo. Poi il condannato l’ha tempestata di mail nelle quali, oltre alle ingiurie, la minacciava anche di toglierle i figli. Inoltre, ha creato diversi profili social sui quali pubblicava fotografie di loro due e dei bambini. Non contento la pedinava, facendole sapere di conoscere i suoi spostamenti. Era persino diventato amico dell’ex marito per vederla quando portava i piccoli dal padre.
La situazione è andata avanti per quattro mesi. La donna, rappresentata dall’avvocato Samantha Zuccato, era talmente spaventata da non dormire la notte e cambiare percorso per andare al lavoro, fino a chiedere ai vicini di tenere il cellulare acceso di notte in caso di emergenza.
Il giudice ha condannato l’uomo anche a un risarcimento di 3.500 euro. Il suo difensore ha annunciato ricorso in appello.