Latte adulterato in Friuli: finisce in un nulla di fatto anche il caso aflatossine

Si è conclusa con una sentenza di assoluzione e con una di non doversi procedere, per intervenuta prescrizione, la vicenda penale che vedeva davanti al giudice 6 persone per l'annosa vicenda de...
Paola Treppo

Si è conclusa con una sentenza di assoluzione con una di non doversi procedere per intervenuta prescrizione la vicenda penale che vedeva davanti al giudice 6 persone per l’annosa vicenda del latte alle aflatossine delle allora Latterie Friulane.

Tre fratelli di una stessa realtà di allevamento, la Latteria di Ovaro, difesi dall’avvocato Roberto Mete, che dovevano rispondere adulterazione del latte, sono stati assolti perché il fatto non sussiste: non avrebbero quindi mai conferito latte con valori superiori alla norma di aflatossine in Latterie Friulane. Gli altri 3 imputati, tra cui Rino Della Bianca, che nel 2014 finì agli arresti domiciliari, sono stati assolti invece per intervenuta prescrizione.

Erano tre responsabili a vario titolo dei laboratori di Campoformido. Anche loro, dovevano rispondere di adulterazione.

Come spiega l’avvocato Federica Tosel, che difendeva Della Bianca, è stato provato, “grazie alla tracciabilità del latte in entrata e alle analisi effettuate dal laboratorio interno”, l’assoluta assenza di aflatossine in quantità superiore alla norma, se non in un caso accidentale, forse dovuto a un boicottaggio, che nessuno è riuscito a spiegare, neanche gli esperti. Gli addetti al laboratorio, peraltro, sono stati tutti testimoni.

“L’assoluzione per intervenuta prescrizione – come spiega l’avvocato Tosel – non è in alcun modo da assimilarsi a una sentenza di colpevolezza”.

Le ipotesi contestate a Della Bianca e agli altri due responsabili dei laboratori sono state derubricate in una ipotesi contravvenzionale colposa. Si chiude così dopo diverse vicende processuali un caso che ha fatto parlare molto in Friuli Venezia Giulia.

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