“E’ in arrivo un altro bel regalo di questa giunta a Paderno?” Questo è il quesito che si pongono i consiglieri comunali e i consiglieri di quartiere del gruppo Prima Udine, allarmati dallo stanziamento di 20 mila euro che il Comune ha previsto per l’abbattimento di alberi di varie specie e la pulizia dell’appezzamento verde antistante il Centro Rifiuti di via Rizzolo.
“La determina dei Servizi Infrastrutture 1 del 15 giugno non specifica le motivazioni dell’ennesimo disboscamento da parte dell’amministrazione comunale– precisano in una nota il capogruppo Enrico Bertossi, il collega Giovanni Marsico, assieme a Ester Soramel, Cristiana Nicoletti e Fabio Santini -. A chi possono dar fastidio questi alberi se non al Comune e alla NET, che probabilmente intendono ingrandire l’ecopiazzola per supplire al disastro del porta a porta e al rifiuto di altre zone della città per ospitare altri centri di raccolta?”, si chiedono. E poi ancora:
“Paderno diventerà così il collettore di rifiuti di quasi tutta Udine e soddisferà anche le aumentate esigenze di smaltimento del comune di Tavagnacco, considerato che una parte del centro è destinato a raccogliere i rifiuti anche di quel comune?”, si domandano. Quale colpa hanno gli abitanti di Paderno per subire continue punizioni da parte del Comune: per anni hanno subito l’amianto delle ex acciaierie Bertoli; sono stati sacrificati sull’altare del nuovo tempio crematorio in seguito alle promesse elettorali di Fontanini; a breve si ritroveranno l’ennesimo centro commerciale adiacente al Terminal Nord, per non parlare della nuova sede di Amazon. Inutile sottolineare le mancate promesse sullo sgombero del campo di via Monte Sei Busi dove continuano i falò altamente tossici. E tutto questo senza aver mai pensato a migliorare la viabilità della zona. La Giunta sappia che se intendono allargare l’ecopiazzola di Via Rizzolo, dopo aver accontentato il neo costituito comitato del peep est, si troveranno davanti i residenti di Paderno, arrabbiati e delusi per i motivi sopra ricordati, che si aspettano un segno di risveglio anche dei consiglieri di maggioranza della zona rispetto alle doglianze dei loro concittadini che ignorano solo per dovere di fedeltà al sindaco”, concludono Bertossi e i rappresentanti di Prima Udine.