Le bollette elettriche delle aziende da maggio a luglio si fanno più leggere / TABELLE

Confartigianato
Redazione

Le bollette elettriche delle aziende da maggio a luglio si fanno più leggere, con picchi di “sconto” anche di 500 euro, a seguito di un provvedimento governativo che tagli gli oneri fissi e lascia a carico dell’utente il costo dell’energia realmente utilizzata. 

Le diminuzioni

Le diminuzioni vanno dal 4 al 97% e il provvedimento è applicato automaticamente alla fonte, non prevede cioè una domanda specifica da parte della azienda utente. È uno degli effetti del decreto legge “Rilancio Italia” del 19 maggio 2020, secondo gli studi e le proiezioni elaborate da Confartigianato Fvg con riferimento alla tipologia delle imprese del territorio regionale.

A seguito della disposizione di legge, l’Area, l’Autorità di regolazione per l’energia, reti e ambiente, ha messo un provvedimento che “riduce le utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse dagli usi domestici – spiega il presidente di Confartigianato Fvg, Graziano Tilatti -, con riferimento alle voci della bolletta identificate come ‘trasporto e gestione del contatore’ e ‘oneri di sistema”.

Operazione da 600 milioni di euro

Il Governo ha stanziato per questa operazione 600 milioni di euro. I beneficiari di tale provvedimento riguardano solo le utenze allacciate in Bassa Tensione diverse dagli usi domestici, poiché la delibera 190/2020 non coinvolge le utenze domestiche e neppure le aziende che sono rifornite di energia elettrica attraverso la cabina di trasformazione, cioè allacciate in Media tensione.

Nei mesi successivi a luglio le spese ritorneranno ad essere applicate come ad aprile, ma intanto per maggio giugno e luglio la potenza e il suo ammontare giocano un ruolo importante nel determinare la spesa di trasporto e la spesa per gli oneri di sistema.

Si pagano molto meno le componenti fisse

“In sostanza – sottolinea Tilatti – si continua a pagare ciò che si consuma effettivamente, mentre si pagano molto meno le componenti fisse e gli oneri connessi proporzionalmente agli oneri di potenza”. Con quali effetti? Confartigianato Fvg ha sviluppato diverse proiezioni (vedi tabelle allegate SCARICA NELLA NUVOLA IN BASSO), in cui si evince, per esempio, che l’azienda avente 11 kW di potenza disponibile (la potenza disponibile la si può verificare dai dati tecnici contenuti nella propria fattura di energia elettrica) in aprile 2020 ha sostenuto spese fisse e legate alla potenza per complessivi 57,8 euro; a maggio 2020 a seguito del provvedimento dell’Arera spenderà circa 16 euro.

Avrà quindi un beneficio di circa 41,8 euro in quel mese di maggio, Iva esclusa. Un’altra tipologia di casi è data dalle aziende che hanno come parametro la potenza massima mensile per il costo dell’energia in bolletta.

Un esempio 

Ebbene, in aprile 2020 un prelievo di potenza massimo pari a 49 kW (cioè il picco di potenza nel corso del mese di aprile è stato pari a 49 kW), ha sostenuto spese di trasporto e oneri (costi fissi e legati alla potenza) per 249,1 euro (in aprile); a maggio per le medesime voci di spesa, a parità di potenza di picco registrata (quindi 49 kW), sosterrà un importo pari a 15 euro, con un calo della fattura di circa 234,1 euro in quel mese.

Benefici immediati

“Oltre ai benefici immediati, questo è un provvedimento che si applica finalmente in maniera automatica, senza necessità di alcun atto per le aziende. Auspichiamo sia l’inizio del processo di sburocratizzazione tanto agognato», conclude Tilatti. 

Ulteriori informazioni possono essere richieste agli sportelli Caem delle quattro associazioni territoriali

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