Nuove piste ciclabili potrebbero sorgere nei prossimi anni in regione seguendo il virtuoso esempio della Ciclovia Alpe Adria, ovvero utilizzando i sedimi delle linee ferroviarie dismesse. Il Piano regionale della mobilità ciclistica (PReMOCI) prevede la creazione di una nuova rete di piste ciclabili che colleghino Gemona a Palmanova e a sua volta la città fortezza con il Manzanese, l’Isontino e Porto Nogaro. A confermarlo è stato l’assessore alle infrastrutture Graziano Pizzimenti che ha anticipato la viva intenzione della Regione di rilevare il tratto dismesso della vecchia ferrovia San Giorgio – Palmanova e di realizzare la cosiddetta “Ciclovia del Corno e della memoria storica” che da Gemona, passando Passariano, arrivi fino a Ronchi dei Legionari.
Tra i collegamenti in progetto, quello più probabile e di imminente realizzazione dovrebbe essere la pista ciclabile che sfrutta l’ex ferrovia Palmanova – San Giorgio di Nogaro per cui l’assessore ha proposto una delibera di indirizzo con cui impegna la giunta all’acquisizione della superficie per 900mila euro. Questo tratto di ciclabile, denominato “Dai bastioni ai casoni”, coinvolgerebbe 22 Comuni della Bassa, imprenditori privati e Regione. Come ci ha confermato Simone Bernardi vicesindaco di Porpetto, questo progetto potrebbe rilanciare l’economia, il turismo e la socialità di tanti paesi del Friuli. “Si tratta di un’opportunità unica per ripopolare i centri a fini ricettivi – spiega Bernardi- La ciclovia, che diventerebbe così una diramazione della Ciclovia Europea Alpe Adria, permetterebbe di raggiungere Marano e Lignano in direzione Venezia intercettando il flusso di turisti proveniente dalla Ciclovia Europea Spagna-Grecia”.