Le Giornate del Fai in Fvg: tutto quello che di bello c’è da vedere. Visite uniche / FOTO

Questa domenica appuntamento imperdibili con l'arte e la storia del Friuli Venezia Giulia. Un modo per conoscere la nostra storia e per immergersi nella bellezza di siti straordinari
Redazione

 

A ottobre due weekend insieme al FAI per riscoprire e innamorarsi della bellezza dell’Italia, in sicurezza

 

Quest’anno l’appuntamento con l’Italia più bella si fa in 4.

Per permettere a tutti di visitare in sicurezza 1.000 luoghi straordinari del nostro Paese, le Giornate FAI d’Autunno raddoppiano su due weekend: 17 e 18 e 24 e 25 ottobre. Un’occasione da non perdere per tornare a scoprire luoghi ancora poco conosciuti del nostro Paese e sostenere la missione del FAI. Per garantire un sereno svolgimento delle giornate di manifestazione, dal 6 ottobre grazie a una donazione di 3 euro sarà possibile prenotare la propria visita sul sito www.giornatefai.it. La prenotazione, seppur fortemente consigliata, non è obbligatoria.

Ecco i luoghi che si possono visitare in Fvg 

Castello di Aviano e le sue Chiese 

La prima menzione dell’esistenza del castello di Aviano è in un documento del 1161 sottoscritto dall’imperatore Federico I Barbarossa. La struttura è però di epoca precedente, databile intorno al X secolo, e probabilmente edificata sfruttando una torre di avvistamento romana già esistente.

A oggi il castello non si identifica quindi come un unico edificio, ma una fortificazione rialzata su spiazzo collinare. Durante le Giornate FAI d’Autunno si potranno visitare i resti della fortezza originaria, tra cui alcuni tratti della cinta, tre torri a base quadrangolare e una circolare, i resti del mastio e del torrione originario e la chiesa cimiteriale, intitolata a Santa Giuliana, eretta nel 1329 e che ospita uno dei più vasti cicli di affreschi medievali del Friuli di matrice romanico-bizantineggiante. Questi ricoprono una superficie di circa 65 mq e, disposti su più registri, raffigurano una serie tipica dei riquadri devozionali che sono stati riportati alla luce a partire dal 1955.

L’Italia entra nell’architettura triestina

Sabato: 10:00 – 17:00

Domenica: 10:00 – 17:00

Turni di visita ogni 20 minuti, durata stimata della visita 40 minuti, gruppi di massimo 15 persone

Un percorso tematico per raccontare il progetto di italianizzazione della città di Trieste tra le due guerre mondiali, attraverso le austere e raffinate architetture tra Piazza Oberdan e il Palazzo di Giustizia. Dopo l’annessione di Trieste all’Italia, nomi eccellenti partecipano alla creazione del nuovo assetto cittadino: Enrico e Umberto Nordio si avvicendano, tra gli altri, nel rendere visibile con la loro opera la nuova identità di un luogo, rivelando le relazioni tra architettura e storia del Novecento.

Villa di Toppo – Florio, Buttrio – Udine

Sabato: 10:00 – 16:30 – Visita dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30.

Domenica: 10:00 – 16:30 – Visita dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30.

Sarà visibile solo il Parco e la Villa dall’esterno.

Dalla posizione incantevole sui colli di Buttrio, è possibile ammirare la pianura friulana: lo sguardo si può perdere fino al mare. La villa possiede un parco archeologico e botanico fra i più importanti d’Italia, che copre l’intero lato della collina fino alla strada che da Buttrio porta a Manzano. La villa di Toppo-Florio si può definire una residenza patrizia del Friuli orientale del primo Settecento, con i caratteri della sobria e imponente dimora padronale seicentesca, ma anche simile ad una fastosa e signorile villa veneta.

È formata da una villa unita ad un complesso di edifici che, pur con le alterazioni subite nel corso degli anni, mantiene ancora oggi fascino e unità d’insieme. L’importanza della villa è dovuta anche al vasto parco di pertinenza, che dalla collina scende fino alla pianura lungo la strada che porta a Manzano. Villa e parco formano un’unità indivisibile che si è conservata nel tempo in modo esemplare.

Valico di Rafut – Gorizia

Sabato: 10:00 – 18:00

Domenica: 10:00 – 18:00

Contributo suggerito a partire da 3 euro

Valico di second’ordine venutosi a creare nel 1947 con la tracciatura della linea di confine da parte dei militari GMA, il Governo Militare Alleato e a seguito dei trattati di pace di Parigi. Il nuovo confine, come accade per tutte le altre zone del goriziano, separò da un giorno all’altro famiglie e luoghi. Cimiteri furono divisi a metà, stalle e campi separati dalle case, gli affetti più cari rimasero bloccati ai lati di due Stati che si venivano a trovare in fazioni opposte di quella strana guerra, fatta di lotte diplomatiche e divisioni sociali, nota come Guerra Fredda.

Da quel momento l’attraversamento del “Muro di Gorizia”, come sarà chiamato dalla stampa, avverrà solo attraverso una serie di valichi severamente controllati e sotto una rigida regolamentazione. Nasceranno così dei lasciapassare speciali passati alla storia con il loro nome slavo, ossia “Propusnica”, che permetteranno il transito dei varchi di confine secondari come quello del Rafut.

Azienda Agricola San Gregorio – Aviano, Pordenone

Visita di 1 ora di durata, gruppi max di 15 persone

L’azienda agricola San Gregorio è una piccola realtà della pedemontana pordenonese che vuole raccontare i sapori e la storia della nostra terra, attraverso la produzione di ottimi formaggi, yogurt e gelato, che durante le Giornate Fai d’Autunno si potranno degustare ed acquistare in loco.

È nota per aver vinto il primo premio per il miglior yogurt di capra d’Italia alla rassegna nazionale dei prodotti lattiero caseari “Franciacorta in Bianco” di Brescia nella sezione dedicata ai produttori di latte caprino con lo yogurt di fattoria, premiando il continuo investimento in sperimentazione ed innovazione della produzione, e l’attenzione al benessere animale. In occasione delle Giornate FAI d’Autunno si potrà entrare in contatto direttamente con gli animali e seguire passo a passo la produzione dei formaggi e yogurt, che l’azienda produce quotidianamente, accompagnati per l’occasione dalle birre prodotte localmente dal birrificio Agrò.

Chiesa di S. Gregorio e Parco Policreti – Aviano, Pordenone

Turni di visita ogni 30 minuti, max 15 persone

Preceduta da un porticato, a questa piccola chiesa di Castello d’Aviano del XV secolo si accede percorrendo una stradina che costeggia il muro di cinta di Villa Policreti-Fabris (XVI secolo). Presenta un importante ciclo di affreschi realizzati sul finire del XV secolo dall’artista carnico Gianfrancesco da Tolmezzo e incentrati sulla Passione di Cristo.

L’altare è caratterizzato da un interessante paliotto del XVI secolo, al cui centro si trova la raffigurazione a olio dell’Annunciazione di Maria. Degna di nota è anche la pala d’altare del XVII secolo realizzata da Francesco Matteazzi con san Gregorio, i santi Rocco e Martino e il committente. Tale opera, insieme al paliotto del XVI secolo, è stata restaurata dagli artigiani pordenonesi Giancarlo, Giovanni e Alberto Magri.

Palazzo Carraro già Menegozzi e gipsoteca R. Piter – Aviano, Pordenone

Turni di visita ogni 30 minuti, gruppi di massimo 15 persone

Visite solo per iscritti Fai (ci si può iscrivere in loco)

Perla dell’architettura pedemontana pordenonese, questo palazzo affacciato sulla piazza principale di Aviano sarà aperto esclusivamente per le Giornate FAI. La sua progettazione, la cui struttura ricorda le ville venete, è attribuita a Francesco Riccati.

Particolarmente interessanti gli affreschi con scene di caccia e vedute paesaggistiche dell’artista veronese Andrea Porta, che ci consegna una fotografia del territorio nel ‘700. Il palazzo è tornato al suo antico splendore grazie al restauro interamente seguito dall’imprenditore avianese Bruno Carraro.

Passando per il giardino all’italiana si accede poi a Palazzina Ferro, sede della gipsoteca che raccoglie diverse opere di Riccardo Piter (1899-1976), scultore formatosi presso le cave avianesi, che ha poi raggiunto grande fama nella Milano del Novecento. Al Cimitero Monumentale di Milano, infatti, si possono contare oltre 70 sue opere funerarie commissionate dall’alta società cittadina.

Villa de Puppi, Moimacco – Udine

Sabato: 09:30 – 12:00 / 14:30 – 17:00

Domenica: 09:30 – 12:00 / 14:30 – 16:30

Partenza turni ogni 30 minuti, gruppi di massimo 12 persone

Contributo suggerito a partire da 3 euro

Villa de Puppi sita a Moimacco, risulta di proprietà dei Conti De Puppi dal 1808. Il complesso edilizio del quale fa parte, comprende corpo centrale, ali laterali, colombaie e cappella gentilizia intitolata all’Immacolata Concezione. Non si conosce con esattezza la data di costruzione della Villa, ma le impronte tarde palladiane presenti (pronao formato da 4 colonne ioniche giganti) la fanno collocare al XVI secolo.

All’interno sono conservati numerosi arredi del ‘500, anche se a causa di un incendio durante la prima guerra mondiale e di un furto, sono andate perse diverse opere d’arte. Particolare interesse destano il salone d’ingresso, il piano nobile e lo scalone d’accesso, dei primi dell’800. Sul retro della Villa si sviluppa un parco diviso tra due tipologie di giardino: all’italiana con forme ben definite e all’inglese. Alla storica residenza è integrata poi l’azienda agricola appartenente alla famiglia De Puppi da molte generazioni. Per le visite ci saranno gli Apprendisti Ciceroni Isis “Paolino d’Aquileia” Cividale del Friuli.

Centro Storico Veneziano a Muggia (Trieste)

Sabato: 16:00 – 17:00

Un’unica visita sabato alle ore 16, per 20 persone.

Un’interessante passeggiata tra calli e campielli alla scoperta dell’architettura e della storia dell’unico borgo Istro-Veneto in Italia. Camminando si potranno riconoscere le tracce del dominio della Serenissima, così forgianti per la fisionomia della cittadina. Un’occasione imperdibile per conoscere Muggia anche attraverso i prodotti del suo territorio come l’olio e il vino. Ritrovo e partenza sotto la “Portizza”.

Storico Spugnificio Rosenfeld – Muggia (Trieste) 

Sabato: 10:00 – 11:30

E’ il più vecchio spugnificio in attività in Europa, un bel primato per un’azienda a conduzione famigliare nata a Trieste nel 1896.La famiglia Rosenfeld, ha fatto della lavorazione della spugna di mare un proprio punto di eccellenza: ne conosce i segreti, le particolarità e le acque dove si trovano i migliori esemplari.

Le spugne Rosenfeld provengono dalle acque del Mediterraneo e dell’Atlantico, vengono sottoposte a lavorazione nello stabilimento triestino ed esportate in tutto il mondo. Il trattamento di lavaggio e depurazione, necessario per togliere le impurità calcaree e organiche della spugna, viene eseguito ancora oggi con metodi tradizionali.

Tutte le spugne Rosenfeld sono raccolte da professionisti della pesca nel rispetto della natura e dell’ambiente. Una visita imperdibile per conoscere una bellissima eccellenza Triestina.

Borgo di Chiasottis, Pavia di Udine

Sabato: 10:00 – 17:00

Domenica: 10:00 – 17:00

Gruppi di massimo 15 persone

Posto sotto la giurisdizione della famiglia Strassoldo da parte del Patriarcato di Aquileia nel XIII secolo.

Si visita la Cappella Gentilizia della Famiglia, sita nel parco retrostante la villa, costruita nel 1589 da Ascanio di Strassoldo come oratorio dedicato alla Natività di Ns Signore per creare un luogo dove dedicarsi alle preghiere e ascoltare le messe senza impedimento. Nella cappella sono conservati degli affreschi del pittore udinese Giulio Quaglio narranti storie dell’infanzia di Gesù che, sebbene leggibili, versano in stato di degrado. Si visiterà poi la chiesa di San Martino Vescovo fatta erigere da Francesco di Strassoldo nel 1490, decorata da Giulio Quaglio su commissione di Giulio Antonio di Strassoldo. Nell’Ottocentro la proprietà del nucleo originario della villa passò ad Ambrogio Piussi, che sfruttando le acque limitrofe della roggia diede vita al primo pastificio friulano, che resterà in funzione fino al 1926.

Francesco Parisi, 200 anni di storia di Trieste

Sabato: 16:00 – 19:00

Due visite una alle 16 una alle 17:30

Domenica: 16:00 – 19:00

Due visite una alle 16 una alle 17:30

Gli uffici perfettamente conservati della sede storica in viale Miramare – nell’iconico edificio giallo davanti alla Stazione e all’ingresso del Porto Vecchio – testimoniano la straordinaria storia di successo della ditta di spedizioni Francesco Parisi, fondata a Trieste nel 1807.

La Sala Conferenze, la Sala Consolato, gli arredi Ottocenteschi originali, la collezione di quadri e un archivio di foto e rari documenti di trasporto racconteranno ai visitatori 200 anni di storia imprenditoriale di Trieste, dall’Impero Asburgico a oggi.

Osiride Brovedani. Una vita, un’epoca, un sogno. Trieste

Domenica: 10:00 – 17:00

Tre turni di visita 10, 12, 15

La visita dura circa due ore.

Prevista una visita alle 10 una alle 12 e una alle 15

Il Museo Casa di Osiride Brovedani è stato concepito come un ritorno alle origini. È dallo stabile di via Alberti 6, infatti, che tutto è iniziato. È lì che Osiride abitava con la moglie Fernanda, ed è nel salotto di casa sua che riceveva gli appuntamenti di lavoro, trasformando il tavolo della sala da pranzo in scrivania. Ma soprattutto, è nello scantinato che nacque la Fissan, nel 1930.

L’esposizione si snoda attraverso cinque ambienti, organizzati in senso cronologico e contraddistinti da sfumature cromatiche diverse. L’allestimento offre al visitatore i momenti salienti della vita di Osiride Brovedani: dall’infanzia al lavoro come giornalista, passando per il primo stabilimento Fissan, fino all’emozionante spazio dedicato all’esperienza della deportazione, per poi tornare al mondo libero post conflitto, denso di ritrovata vitalità. Appartengono a questo ultimo periodo l’amore per la fotografia e la montagna, e l’incredibile espansione dell’azienda Fissan.

Castello Savorgnan di Artegna

Sabato: 10:00 – 16:00

Domenica: 10:00 – 16:00

Il Castrum Artenia è uno dei castelli longobardi ricordati nella Historia Longobardorum di Paolo Diacono, i resti del vecchio castello sono localizzati in cima al colle nell’area ora occupata dalla chiesetta di San Martino. Nel XIII secolo i signori di Artegna cominciarono la costruzione di un altro edificio, ampliando e trasformando le strutture poste all’ingresso: il muro di cinta e la torre di guardia.

Sorse così quello che ora viene definito castrum inferius o castelletto, date le dimensioni ridotte rispetto al precedente castello superiore. Questo nuovo complesso, di cui il muro portante e la torre risultano essere le parti più antiche, divenne sede abitativa dei Signori di Artegna e rimase di proprietà della stessa casata fino al 1384, anno in cui morì l’ultimo erede maschio del ramo principale della casata, il castello passo quindi per via ereditaria femminile alla famiglia dei Savorgano.

Villa Ottelio Savorgnan – Ariis di Rivignano Teor (Udine) 

Turni di visita ogni 30 minuti per gruppi di 10 persone

Orari 10-12.30, 14.30-16.30

Villa Ottelio Savorgnan si trova nell’antico borgo di Ariis, nel comune di Rivignano Teor in Friuli Venezia-Giulia. Affacciata su un’ansa del fiume Stella, il più importante corso d’acqua di risorgiva della regione, la Villa è immersa nel “Parco Comunale dello Stella” e del “Sito di Interesse Comunitario Risorgive dello Stella”, che ospita interessanti esemplari di flora e fauna.

La presenza di una fortezza per la difesa militare del fiume Stella è documentata dal 1267 e, dopo alterne vicende, nel 1339 divenne proprietà di una delle famiglie nobiliari friulane più importanti, i Savorgnan. All’epoca, il complesso era uno dei centri economici più importanti della zona: infatti, i Savorgnan gestivano, per conto della Serenissima, il commercio del sale e di altre merci che distribuivano nell’intera regione. La trasformazione da fortezza a villa avvenne probabilmente nel XVII secolo, dopo la costruzione della fortezza di Palmanova e la conseguente perdita del valore strategico difensivo.

Museo civico delle carrozze e del giocattolo di Codroipo e la mostra “Tracce. Paesaggio antico in Friuli”

Sabato: 10:00 – 17:00

Turni di visita

SABATO: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30

PAUSA DALLE 13.00 alle 14.30.

Visite in partenza ogni 30 minuti (10.00; 10.30; 11.00; 11.30 ecc.) – ultima visita 12.30 e 16.30

Domenica: 10:00 – 17:00

DOMENICA DALLE 14.30 alle 16.30

Visite in partenza ogni 30 minuti (14.00; 14.30; 15.00; 15.30 ecc.)

ULTIMA VISITA 16.30 NOTE PER LA VISITA

SABATO: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30

PAUSA DALLE 13.00 alle 14.30 DOMENICA DALLE 14.30 alle 16.30 (causa passaggio Giro d’Italia)

Visite in partenza ogni 30 minuti (14.30; 15.00; 15.30 ecc.)

Luogo incantato in cui il visitatore potrà immergersi con un tuffo nel passato lungo 44 carrozze e 9 cavalli a grandezza naturale, che avvicina il visitatore alle mode e alle consuetudini della società di fine Ottocento e della Belle Epòque. E ancora la visita continua con il museo del giocattolo d’epoca con giocattoli in latta, in cartapesta, in legno, cartone pressato, pezza e panno Lenci, nonché le preziose e famose faschion dolls in porcellana dei secoli XIX- XX, una vasta testimonianza etnografica di paesi europei ed extraeuropei con alcuni importanti contributi della tradizione locale e regionale. La visita continua con la sezione d’arte del Novecento che ricrea lo Studio di Elio Bartolini con opere di Ciussi Zavagno Altieri Cragnolini Tubaro Barborini Bottecchia. La straordinaria mostra “Tracce. Paesaggio antico in Friuli” racconta i significativi reperti archeologici provenienti dai castellieri di Rividischia e della Gradiscje.

Cortina di Gradisca di Sedegliano e Castelliere di Sedegliano

Sabato: 10:00 – 17:00 

SABATO: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30

PAUSA DALLE 13.00 alle 14.30

Visite in partenza ogni 30 minuti (10.00; 10.30; 11.00; 11.30 ecc.) ultima visita 12.30 e 16.30

Domenica: 14:00 – 17:00

DOMENICA DALLE 14.30 alle 16.30

Visite in partenza ogni 30 minuti (14.30; 15.00; 15.30 ecc.) – ULTIMA VISITA 16.30

Turni di visita ogni 30 minuti per gruppi di 10 persone

Le cortine nacquero in modo spontaneo all’interno delle comunità rurali in epoca altomedievale, che in assenza di altre forme strutturate di difesa, provvidero con esse ad organizzarsi in forma autonoma, costruendo i fossati riempiti d’acqua e dotati di un ponte levatoio, spesso rafforzato da una torre. All’interno dell’area fortificata trovava posto la chiesa, modeste abitazioni, i ricoveri.

Il castelliere è un abitato difeso da una cinta a terrapieno. Per quanto riguarda la costruzione dei terrapieni, le ricerche hanno portato alla ricostruzione di una tecnica complessa, in genere articolata in fasi successive, con strutture portanti in legno. Diffusi in molta parte dell’Europa protostorica, vennero utilizzati per circa un millennio e mezzo e sono stati riscoperti ed analizzati nel Friuli centrale a partire dalla metà degli anni ’90 grazie ad un importante ciclo di ricerche promosso dall’Università di Udine.

INFO www.giornatefai.it

Foto Gallery di Paola Treppo (Villa Ottelio, Castello di Artegna, Museo di San Martino di Codroipo)

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