Legambiente: discreta la qualità dell’acqua sulle coste del Fvg

La foce del fiume Stella e quella del canale Battisti a Muggia. Restano questi i punti fortemente inquinati in Friuli Venezia Giulia secondo le rilevazioni di Legambiente, orfana per il primo anno dop...
Andrea Pierini
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La foce del fiume Stella e quella del canale Battisti a Muggia. Restano questi i punti fortemente inquinati in Friuli Venezia Giulia secondo le rilevazioni di Legambiente, orfana per il primo anno dopo 34 edizioni della Golette Verde bloccata in porto causa emergenza Covid. Quella del fiume Stella è una zona nota a causa delle mancanza di depurazione e gli esami hanno rilevato una presenza di enterococchi intestinali e escherichia coli.

Complessivamente i volontari di Legambiente hanno effettuato rilevazioni in quattro punti in provincia di Udine, tre in quella di Gorizia e altrettanti a Trieste. Sandro Cagnelutti, presidente Legambiente Fvg, ha parlato di situazione discrete ma non bisogna abbassare la guardia. La situazione della foce dello Stella è nota ed è legata alla mancanza di una rete di depurazione nella bassa friulana. Resta poi il problema dei rifiuti ancora presenti in maniera importante lungo le coste come dimostrato anche dall’iniziativa Clean Beach Tour con Piero Pelù a Staranzano.

Sono state assegnate anche le onde blu alla Bilancia di Bepi a Palazzolo dello Stella, alla Bau Beach di Lignano Sabbiadoro e ad Ogs, l’istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale per le buone pratiche.

Il dettaglio delle analisi di Goletta Verde

È bene ricordare che il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei nostri mari, prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo sulle nostre spiagge rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano in mare. Il monitoraggio delle acque in Friuli Venezia Giulia è stato eseguito lo scorso 30 giugno dai volontari dell’associazione.

I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.

In Friuli Venezia Giulia sono stati tre i punti campionati in provincia di Trieste, È risultato “fortemente inquinato” il punto sulla foce del Rio Canale Fugnan, tra via Battisti e largo Caduti della Libertà a Muggia. Entro i limiti i punti sulla spiaggia nei pressi di viale Miramare in località Barcola a Trieste, e sulla spiaggia di Sistiana a Duino Aurisina.

In provincia di Gorizia tutto nella norma nei tre punti analizzati: la spiaggia libera di Marina Julia a Monfalcone, la sponda destra del fiume Isonzo – Caneo in località Fossalon a Grado, e la spiaggia in località Città Giardino, sempre a Grado.

Quattro i punti in provincia di Udine, di cui uno giudicato “fortemente inquinato”, sulla foce del fiume Stella a Precenicco. Entro i limiti i tre punti campionati nel territorio comunale di Lignano Sabbiadoro, rispettivamente nei pressi dello scarico del depuratore, su spiaggia vicino il lungomare Trieste e sulla foce del Tagliamento.

“La situazione delle acque costiere, tutto sommato discreta, non deve farci abbassare la guardia – ha dichiarato Sandro Cargnelutti, Presidente di Legambiente FVG – il grave inquinamento riscontrato alle foci dello Stella è sintomo di una rete di depurazione largamente incompleta della Bassa friulana, che è necessario realizzare con la massima priorità. Inoltre, come si è potuto riscontrare nel corso del Clean Beach Tour con Piero Pelù al Lido di Staranzano, le nostre coste continuano ad essere invase da rifiuti, soprattutto plastiche di ogni tipo; istituzioni, imprese e cittadini devono fare la propria parte, senza ostacolare la messa al bando delle plastiche monouso che, come dimostrano i dati del beach litter, sono una costante presenza invasiva delle nostre spiagge”.

“Un tema di estrema rilevanza – ha evidenziato Cargnelutti nel corso dell’incontro con la stampa – è rappresentato dal dibattito sulla riconversione della centrale a carbone di Monfalcone: come testimoniato dal flash mob contro la trasformazione a gas naturale dell’impianto, Legambiente ritiene che questa sia la strada sbagliata e in controtendenza rispetto alle abusate dichiarazioni di avviare una rapida de carbonizzazione della produzione elettrica e, nel contempo chiede il ripristino del tavolo regionale, creato dalla precedente amministrazione regionale e poi abbandonato, per affrontare una riconversione all’insegna della sostenibilità ambientale”.

“La mancata depurazione si conferma la grande opera incompiuta del nostro Paese e su questo tema non possiamo abbassare la guardia – ha affermato Andrea Minutolo, responsabile scientifico nazionale di Legambiente – infatti, secondo i dati Istat, poco più del 44% dei Comuni italiani è dotato di impianti di depurazione adeguati agli standard Ue. Una percentuale troppo bassa che, non a caso, ci costa decine di milioni di euro all’anno per far fronte alle multe commiate al nostro Paese a seguito delle procedure di infrazione rilevate dall’Europa per la cronica maladepurazione nella penisola che non riusciamo a  sconfiggere”.

La situazione cronica rilevata a Muggia, che da anni denunciamo con la Goletta Verde, è l’esempio di come nonostante gli sforzi fatti dall’amministrazione e dal gestore del servizio idrico integrato negli ultimi anni, qualcosa ancora sfugge al collettamento e per questo chiediamo un ulteriore sforzo per risolvere definitivamente questa criticità”, ha concluso Minutolo.

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