“Come Open Sinistra Fvg esprimiamo sconcerto e ferma condanna dei contenuti della nota, mandata dal Vaticano al Governo italiano, che invoca addirittura i Patti Lateranensi per chiedere la modifica del disegno di legge Zan contro i reati di omofobia in discussione in Senato”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), aggiungendo la considerazione che “pretendere l’esenzione delle scuole cattoliche dall’organizzazione della futura Giornata nazionale contro l’omofobia è già una dichiarazione discriminatoria”.
“Parlare poi di limiti alla libertà di pensiero dei cattolici, che rischierebbero conseguenze giudiziarie nell’esprimere le loro convinzioni, lascia allibiti nella lettura strumentale della
legge data dal Vaticano. Incitare alla discriminazione e alla violenza per motivi legati al sesso, al genere o all’orientamento sessuale – prosegue Honsell – dovrebbe essere un comportamento condannato da tutti e non credo siano le convinzioni di nessuna persona di buona volontà”.
“Rifiutiamo, pertanto, questa ingerenza. La legge Zan – conclude la nota dell’esponente di Open Sinistra Fvg – è una legge di civiltà e di rispetto per l’umanità di tutte le persone”.
Al pensiero di Honsell, si unisce anche il pensiero del presidente del Fvg Pride Nacho Quintana Vergara.
«Il nostro interlocutore è sempre e solo stato lo Stato italiano e, come Stato laico, la Chiesa non dovrebbe interferire nella legislazione e nemmeno arrogarsi il diritto a propagare odio verso la nostra comunità in nome della libertà d’espressione», dichiara l’esponente lgbq+.
«Noi ci interfacciamo solo con le istituzioni e la Chiesa non dovrebbe interferire: il fatto di dare tanta visibilità alle sue dichiarazioni, quando dovrebbero essere ignorate perché l’opinione della Chiesa in riferimento alle leggi italiane non dovrebbe importare nulla, è solo darle un inutile risalto», ha continuato Vergara. «Non è vero che il ddl Zan è una legge liberticida, è ora di finirla con queste false dichiarazioni – ha concluso il presidente dell’associazione Fvg Pride – e che le persone inizino a leggerla una volta per tutte».