Furti in danno di anziani: tre fermi eseguiti dalla Polizia di Stato di Trieste che diffonde le foto dei malviventi perché chi li riconosce ed è stato loro vittima segnali subito l’accaduto al Nue 112.
Vediamo cosa è successo.
Accedevano all’interno delle abitazioni delle vittime designate in ragione dell’età avanzata, presentandosi come tecnici del gas o dei termosifoni intervenuti per verifiche urgenti. Poi chiedevano loro di aprire le casseforti per agevolare i controlli o mettere l’oro in un unico contenitore.
In questi frangenti il finto tecnico o un suo complice si introduceva furtivamente all’interno dell’appartamento alla ricerca dei preziosi e dei contanti, per poi dileguarsi. Nel corso delle indagini svolte dalla Squadra Mobile di Trieste, nei giorni scorsi, era stata individuata una vettura in uso ai possibili autori di reato,una Lancia Y. Immediate le ricerche del mezzo, con continui servizi di osservazione fino al tardo pomeriggio nel frattempo, a Trieste, durante lo stesso giorno, sono stati commessi tre furti in danno di anziane con la medesima tecnica, in occasione dei quali sono stati asportati oltre 21.000 euro in contanti e numerosi oggetti in oro, pietre preziose e monili vari per un controvalore di diverse decine di migliaia di euro.
Nel frattempo le ricerche del mezzo sono state estese anche oltre confine, grazie alla collaborazione con la Polizia slovena, fino a che in serata l’auto veniva segnalata nei pressi di un albergo di Nova Gorica.
Alle 7.30 del 7 agosto gli investigatori intercettavano l’auto che si immetteva in autostrada, in direzione Venezia, per allontanarsi dal Friuli Venezia Giulia. L’auta veniva bloccata da una pattuglia della polizia stradale di Palmanova che identificava tre uomini provenienti dal Piemonte, due dei quali (B. F., classe 1988, e B. G. del 1990) gravati da precedenti specifici. Il terzo è P.A. del 1995.
Durante la perquisizione del mezzo occultati in un vano nascosto ricavato dietro l’alloggiamento dell’airbag con accesso dalla bocchetta d’aereazione, si rinvenivano 21.000 euro in contanti, numerosi monili in oro, gioielli, nonché delle ricetrasmittenti, una parrucca, guanti e oggetti atti allo scasso.
Si provvedeva così a sottoporre a fermo di indiziato di delitto i tre soggetti, i quali sono stati ristretti presso il carcere di Udine. Chi abbia subito un furto a fronte di un raggiro posto in essere con le medesime modalità e riconosca l’autore in uno dei soggetti arrestati, potrà rivolgersi alle forze dell’ordine.
Qualora ignoti si presentino autonomamente per effettuare verifiche degli impianti all’interno degli appartamenti senza che ve ne sia stata richiesta ovvero, presentandosi come legali o appartenenti alle Forze dell’ordine, per ottenere contanti o gioielli da utilizzare per scopi non chiari quali, ad esempio cauzioni a favore di familiari che abbiano problemi giudiziari, è opportuno porre la massima attenzione e chiamare il Numero Unico di Emergenza 112.