La villa si trova nei pressi della chiesa parrocchiale del paese; siamo a Pradamano, in località Lovaria, e visitiamo con voi Villa Merlo Dragoni Giacomelli.
Accompagnati dalle guide autorizzate della regione Friuli Venezia Giulia di Itineraria. Che ringraziamo. Nella prima metà del ‘500 il complesso apparteneva alla famiglia dei Merlo ed era costituito da due case denominate Casa Grande e Casa Bassa, dalle case per i coloni, dagli annessi rustici dalla Braida, dai terreni.
Nei secoli Casa Grande venne acquistata da Francesco Dragoni mentre la casa di proprietà del Merlo resta nei loro possedimenti ancora per alcuni anni. Il frontone della villa è lungo 63 metri e si entra dalla parte centrale. Da fuori pare quasi un fortilizio.
La parte più bella è quella che si svela nell’interno, dà sui campi, sui giardini. Lovaria deriva da ‘lupo’, perché questa zona, un tempo, era piuttosto selvaggia e qui, una volta, passava anche il corso del torrente Torre, che poi mutò il suo tracciato. In loco si ricorda ancora il guado, e lì accanto una cappella, per dire una preghiera prima di attraversare le acque.
Nel meraviglioso giardino c’era la cedrara perché qui si coltivavano limoni, cedri e aranci. Svettano due torri ottagonali, uniche in Friuli Venezia Giulia. Perché otto? Come nei battisteri cristiani: nell’ottavo giorno è la Salvezza dell’anima. Qui il riferimento architettonico è comunque legato a Urbino. La dimora si visita anche questo pomeriggio a ingresso libero grazie alle guide turistiche autorizzate del Friuli Venezia Giulia di Itineraria.
Le foto sono concesse a Telefriuli per uso esclusivo. Tutti i diritti riservati. Ringraziamo la famiglia per la gentile disponibilità.
