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Dopo l’entrata in vigore del nuovo Dpcm fioccano le prime sanzioni e le prime chiusure per il mancato rispetto delle disposizioni e delle normative per il contenimento della pandemia da Covid-19.
I militari del Nucleo Antisofisticazione e Salute di Udine, comandati dal Capitano Fabio Gentilini, nella loro attenta attività di monitoraggio del territorio del Friuli Venezia Giulia, hanno sanzionato il titolare di un esercizio pubblico, attivo nella zona del Friuli Collinare, che avrebbe dovuto chiudere i battenti del suo locale alle 18, come da normativa.
Quest’ultimo, invece, è stato trovato aperto, ben oltre l’orario. È stata disposta, così, la chiusura immediata, in attesa delle disposizioni della Prefettura che potrà valutere anche un eventuale inasprimento della sanzione accessoria.
In un paese alle porte di Udine, poi, una struttura di accoglienza è stata sanzionata perché il responsabile non aveva messo a disposizione dei clienti e dei suoi dipendenti il liquido igienizzante per le mani.
In ambito di un più ampio dispositivo di controllo eseguito a livello nazionale, su disposizione del Ministero della Salute, dispositivo che ha interessato anche il Friuli Venezia Giulia, relativo al rispetto delle disposizioni per il contenimento della pandemia a bordo delle ambulanze, i Carabinieri del Nas di Udine hanno controllato 33 ambulanze in tutta la nostra regione.
Contrariamente a quanto è accaduto in altre regioni d’Italia, questo tipo di controllo in Fvg, ha messo in luce il massimo rispetto di tutti i protocolli e l’adeguato e preciso impiego di tutte le attrezzature. Tutte le autolettighe sono risultate in regola.
Nel resto dell’Italia invece, sono 945 ambulanze controllate, 46 non sono risultate in regola: sono state 15 le violazioni penali e 29 quelle amministrative rilevate, per la mancanza di protocolli di procedure di pulizia e sanificazione dei vani dei mezzi sanitari (in 16 casi), per mancato possesso e uso dei dispositivi di protezione individuali quali mascherine, guanti e camici monouso, a volte privi del certificato di conformità, o smaltiti in modo irregolare (13 gli episodi contestati).
Foto d’archivio
