Locandine troppo osé, manifesti censurati in un negozio di Casarsa

Per festeggiare 5 lustri di florida attività, il titolare di un negozio erotico ha appeso in vetrina alcuni manifesti tirandosi addosso l'ira funesta dei compaesani.
Daniele Micheluz

Da 25 anni opera sul territorio e ha creato un impero con decine e decine di franchising, partendo da Casarsa. L’attività, certo, è particolare: quella dei Sexy Shop. Diego Bortolin, il fondatore de ‘Le Tentazioni’, è molto noto in paese e per le nozze d’argento ha voluto invitare tutti a un tour erotico, mettendo in vetrina il manifesto (4×2) con due belle ragazze poco vestite e l’annuncio di pornostar, drag queen e strip man.

L’immagine ha adatto fastidio a qualcuno che ha allertato le forze dell’ordine che si sono presentate chiedendo la rimozione del cartellone. Bortolin ha coperto il tutto con due manichini, ma non è bastato. Alla fine, dopo aver dimostrato di aver pagato la tassa sulla pubblicità, si è sentito dire che il manifesto, in prossimità di un incrocio, potrebbe distrarre gli automobilisti.

Alla fine ha ceduto mettendo sul manifesto la scritta ‘censura’. “Dispiace – racconta Bortolin – perché siamo tornati indietro di 25 anni, quando aprii i primi negozi e c’erano mugugni e ipocrisia. Vedo che è cambiato poco”.

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